Abstract:
L'elaborato intende fornire una riflessione circa la pratica del parto in casa nella regione Veneto. Attraverso la raccolta di informazioni ed esperienze avvenuta tramite interviste ho voluto approfondire quale fosse il ruolo del padre e della madre nel parto a domicilio e quali invece le motivazioni che spingessero la famiglia a scegliere, in maniera condivisa, tale pratica a discapito del parto ospedaliero. Le interviste svolte sia ad ostetriche libere professioniste, che assistono i parti in casa, sia a famiglie che hanno optato per il parto extraospedaliero, hanno evidenziato come tale tipologia di nascita comporti nei protagonisti dell'evento un mutamento di ruolo, più attivo e consapevole, un cambiamento che coinvolge anche la figura del papà, in ospedale relegata a una funzione puramente di supporto, che assume nel parto in casa un ruolo fondamentale. Esperienze negative di parti precedenti avvenuti in ospedale spingono le famiglie a cercare strade nuove, meno medicalizzate e che permettano alla coppia di sentirsi più a proprio agio durante l'evento nascita. L'umanizzazione della nascita, di cui il parto in casa si fa portabandiera e che viene perseguita anche dalla realtà ospedaliera, risulta essere ancora una meta lontana in alcuni ospedali presenti nel territorio veneto, come dimostrato dai racconti degli informatori. Il fatto inoltre che diverse ostetriche e professioniste sanitarie, le quali lavorano attualmente in tali contesti ospedalieri veneti, abbiano scelto di partorire a domicilio dimostra che la loro decisione sia stata maturata in modo consapevole, analizzando ciò che il contesto casalingo può offrire all'evento nascita. Attraverso la pratica del Lotus Birth, il parto in casa assume infine le caratteristiche di una medicina non convenzionale?