Abstract:
La tesi ripercorre la storia del Museo Civico di Vicenza nel XX secolo. Attraverso la consultazione di cataloghi e riviste, nel primo capitolo si ripercorrono le vicende delle collezioni museali vicentine nel passaggio da raccolta complessiva sul modello delle “Wunderkammer” alla forma di pinacoteca civica. Si presentano le scelte gestionali e di allestimento operate nel corso del secolo prima dalla figura del conservatore museale, in seguito da quella del direttore. Si analizzano i cataloghi redatti nel corso del secolo e si individuano le mostre più importanti. Il secondo capitolo, inerente al rapporto del Museo con Neri Pozza, si apre con una panoramica dello sviluppo dell’arte contemporanea a Vicenza nel ‘900, dato l’interesse dell’artista e editore per realizzare un museo d’arte moderna in città. Viene presentato il rapporto che Pozza e la moglie Lea Quaretti instaurano con i vari artisti, che porterà alla formazione della loro raccolta. Si conclude con il progetto relativo all'ala del museo che accoglierà in futuro il lascito Pozza-Quaretti. Il terzo capitolo presenta la storia di Giuseppe Roi, che insieme allo zio Antonio dona una serie di opere al museo. Vengono proposte le numerose attività di mecenatismo in favore di Vicenza, tra cui l’istituzione della Fondazione che sostiene il museo e finanzia la pubblicazione dei cataloghi scientifici. Si termina con la formazione del lascito e il suo attuale allestimento all'ultimo piano di Palazzo Chiericati.