Abstract:
Questo lavoro ha l’obiettivo di offrire degli spunti per chi insegna italiano L2 e si trova a dover gestire una Classe ad Abilità Differenziate (d’ora in poi CAD) con migranti adulti analfabeti e debolmente alfabetizzati. Si tratta di adulti emigrati in Italia che non sono mai andati a scuola nel loro paese di origine o hanno avuto pochi anni di scolarizzazione e non possiedono quindi strumenti adeguati a studiare le lingue in contesti formali. Questi soggetti risultano essere uno dei gruppi sociali più vulnerabili perché devono interagire in comunità dove l’uso della L2 orale e scritta appartiene alla vita quotidiana dei residenti.
Chi lavora con i migranti difficilmente si trova delle classi omogenee per livello. Questo vale soprattutto per i corsi tenuti da soggetti del terzo settore come gli SPRAR, i servizi territoriali, le organizzazioni non governative o le associazioni. In queste realtà spesso un insegnante si trova in una stessa classe analfabeti, debolmente alfabetizzati e alfabetizzati spesso con diversi livelli di competenza comunicativa.
Sia i documenti del Consiglio Europeo che i Sillabi europei per l’alfabetizzazione concordano nel sostenere la necessità di offrire dei corsi flessibili, che si adattino alle esigenze dei partecipanti e che valorizzino allo stesso tempo le loro differenze. In quest’ottica si inserisce perfettamente il concetto di CAD elaborato da Caon e la proposta di un’UDA con dei momenti comuni per tutti gli studenti, dove ci sia la possibilità di sviluppare l’interazione e la collaborazione fra pari, e altri differenziati, attraverso lo svolgimento di compiti diversi, dove ognuno può lavorare secondo il proprio livello e le proprie competenze.
Da circa dieci anni lavoro come insegnante di italiano L2, ho seguito vari gruppi di analfabeti stranieri e spesso mi sono trovata a dover gestire delle CAD. Mi sono resa conto che il materiale dedicato all’alfabetizzazione in italiano L2 è ancora scarso, sono pochi gli studi sull’alfabetizzazione di adulti stranieri e i manuali a questo dedicati hanno molte carenze, soprattutto per quanto riguarda la gestione delle CAD. Vorrei quindi proporre alla fine di questo lavoro degli esempi pratici di UDA da usare in una CAD con studenti analfabeti e debolmente alfabetizzati.