Abstract:
In questo lavoro viene analizzata una tematica che ormai dal 2010 ha un ruolo fondamentale e sempre più importante nel mercato: gli investimenti ESG (Environmental, Society and Governance). Oggi non è più abbastanza soffermarsi sull’ analizzare la mera performance finanziaria di un investimento, ma è altresì necessario valutare il suo impatto sociale e le esternalità che genera. È opinione diffusa che l’integrazione dei criteri ESG può migliorare il profilo rischio/rendimento dei portafogli. L’ attenzione viene focalizzata sugli investitori istituzionali più rilevanti, in particolare sugli Hedge Funds, che si servono delle loro abilità finanziarie avanzate per trarre i vantaggi più ampi da questi strumenti. La prassi conferma che i caratteri ESG sono sfruttabili dalle imprese per rendere qualitativamente meglio nel lungo periodo, riuscendo a sviluppare una maggiore resilienza alle crisi grazie a rendimenti nella media superiori ai concorrenti. Le strategie di investimento sostenibili presentano un rischio di tracking error più alto, se gestite con riferimento ai benchmark tradizionali, ovvero non conformi ai criteri ESG. Nella parte finale vengono analizzati due fondi d’ investimento che operano su aree geografiche diverse, per poi farne un confronto sulla base dei dati analizzati con i principali indicatori di performance economica.