dc.contributor.advisor |
Zagato, Lauso |
it_IT |
dc.contributor.author |
Granata, Gianluca <1992> |
it_IT |
dc.date.accessioned |
2020-07-12 |
it_IT |
dc.date.accessioned |
2020-09-24T11:44:08Z |
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dc.date.available |
2020-09-24T11:44:08Z |
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dc.date.issued |
2020-07-27 |
it_IT |
dc.identifier.uri |
http://hdl.handle.net/10579/17134 |
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dc.description.abstract |
La tesi analizza il trattamento riservato alle opere culturali dei media nel quadro delle norme e dei principi inerenti al diritto degli scambi commerciali sul piano internazionale ed europeo. Le paure rese pubbliche da molte persone riguardo alle conseguenze del processo di globalizzazione collettiva, legislativa e finanziaria in atto sulle particolarità e le usanze culturali locali, si ampliano e raggiungono l’apice nel momento in cui trattano le politiche sul mercato dei media: in tale ambito, i negoziati sul commercio e sugli investimenti si sono incagliate sul tema di “eccezione culturale” che permetterebbe di concedere ai beni e ai servizi culturalmente importanti un trattamento privilegiato rispetto ad altri generi di prodotti o servizi con la concezione che per svilupparsi, la filiera culturale abbia bisogno di un sussidio pubblico. Se, nel diritto internazionale, il tema si è presentato con tutte le sue complicazioni alla fine dell’Uruguay Round del 1994, con l’introduzione, fra le norme commerciali, di una riserva che escludeva la cinematografia e altri beni audiovisivi dalle leggi adottate con il negoziato, nel procedimento di integrazione europea la necessità di tutelare le differenze culturali è destinata ad essere in contrasto con lo slancio verso la concretizzazione del mercato unico. Sul differente ambito della collaborazione in campo culturale, la Dichiarazione Unesco sulla diversità culturale del 2001 ha messo le fondamenta per una serie di progetti internazionali le quali, finalizzate a promuovere l’istituzione di standard per la difesa della cultura nelle sue numerose espressioni, sono arrivate all’apice nel 2005, con la ratifica della Convenzione sulla protezione e la promozione della diversità delle espressioni culturali, primo strumento vincolante rivolto a tutelare le differenze culturali. Provando ad offrire una ricognizione generale sui legami che la produzione artistico/culturale dei media ha con la regolamentazione degli scambi commerciali, la tesi sarà prima di tutto volta ad intendere quale sia il ruolo ricoperto da tali opere nel più esteso ambito del patrimonio culturale. Inoltre la tesi presenta un approfondimento sulle industrie culturali dal punto di vista economico con maggiore attenzione per quanto riguarda il comparto audiovisivo. |
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dc.language.iso |
it |
it_IT |
dc.publisher |
Università Ca' Foscari Venezia |
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dc.rights |
© Gianluca Granata, 2020 |
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dc.title |
IL DIRITTO INTERNAZIONALE APPLICATO ALLE INDUSTRIE CULTURALI |
it_IT |
dc.title.alternative |
IL DIRITTO INTERNAZIONALE APPLICATO ALLE INDUSTRIE CULTURALI |
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dc.type |
Master's Degree Thesis |
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dc.degree.name |
Economia e gestione delle arti e delle attività culturali |
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dc.degree.level |
Laurea magistrale |
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dc.degree.grantor |
Scuola in Conservazione e Produzione dei Beni Culturali |
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dc.description.academicyear |
2019/2020 - Sessione Estiva |
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dc.rights.accessrights |
openAccess |
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dc.thesis.matricno |
838598 |
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dc.subject.miur |
IUS/13 DIRITTO INTERNAZIONALE |
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dc.description.note |
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dc.degree.discipline |
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dc.contributor.co-advisor |
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dc.date.embargoend |
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dc.provenance.upload |
Gianluca Granata (838598@stud.unive.it), 2020-07-12 |
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dc.provenance.plagiarycheck |
Lauso Zagato (lzagato@unive.it), 2020-07-27 |
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