Abstract:
La meditazione è oggi un metodo largamente praticato in ambito psicologico e psichiatrico come in ambito personale al fine di ottenere benefici. La meditazione, nel suo contesto buddhista, fa effettivamente parte di un metodo elaborato da un sistema di pensiero il cui scopo ultimo è la liberazione dalla sofferenza (duḥkha), e la sua introduzione nel mondo clinico, nella forma di mindfulness, non può che interessare una ricerca di Antropologia della salute.
Lo scopo di questa ricerca sarà quello di indagare le applicazioni della meditazione, partendo da una disamina storica circa le sue origini buddhiste, che vedano dunque una analisi dei testi pāli in cui il metodo viene introdotto, contestualizzando il tutto alla conoscenza del buddhismo antico e suoi successivi sviluppi. Seguirà un’analisi storica e comparativa tra la meditazione ed i sistemi psicologici occidentali, in particolare la psicoanalisi che condivide con la meditazione non solo alcuni punti-chiave ma vanta anche alcuni dei primi contatti storicamente avvenuti tra i due metodi. Infine, dopo aver introdotto la mindfulness moderna, la ricerca presenterà i risultati dell’etnografia, che avranno indagato tra i meditanti moderni, sia di meditazione più “tradizionale” che di mindfulness, quali sono le esperienze e i risultati ottenuti, nel campo della “salute”, circa l’utilizzo di queste tecniche. Le considerazioni ottenute saranno poi elaborate e commentate alla luce sia dell’indagine antropologica che dello studio della teoria meditativa nel buddhismo.