Abstract:
Questo lavoro ha lo scopo di illustrare l’enigmatica presenza del filosofo Leo Strauss all’interno del movimento Neoconservatore, a cui è stato collegato svariate volte, soprattutto dai media giornalistici, ma anche da alcuni lavori accademici. Si è analizzato in primo luogo la posizione del filosofo, soffermandosi su alcuni dei suoi testi cardine. Si è anche preso in considerazione il legame tra Strauss e alcuni pensatori “problematici”, come Martin Heidegger e Carl Schmitt. Nel secondo capitolo si è cercato di chiarire la posizione di Strauss riguardo gli USA, e come da una serie di tesi apparentemente contradditorie egli sia riuscito ad approdare ad una visione positiva su di essi. Si è inoltre fornito un esempio, per il tramite di un testo di Thomas Pangle, di come gli allievi del Filosofo abbiano approfondito la posizione straussiana nei confronti dell’America, andando a ricercarne le origini. Il terzo capitolo ha approfondito invece la questione del legame tra Strauss e la Destra americana, come la sua posizione sia stata criticata e come essa sia stata traghettata da alcuni pensatori (Bloom e Fukuyama) fino al pensiero neoconservatore, non però senza una sostanziale modifica. Il capitolo finale si è occupato di trattare una breve storia del Neoconservatorismo, dalle sue origini fino alla Presidenza Bush, soffermandosi anche su colui che ne viene definito il padre fondatore, Irving Kristol.