dc.contributor.advisor |
Burini, Silvia |
it_IT |
dc.contributor.author |
Pizzamiglio, Elisa <1994> |
it_IT |
dc.date.accessioned |
2020-02-14 |
it_IT |
dc.date.accessioned |
2020-06-16T06:39:31Z |
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dc.date.issued |
2020-03-19 |
it_IT |
dc.identifier.uri |
http://hdl.handle.net/10579/16876 |
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dc.description.abstract |
Questa tesi analizza la diffusione di immagini sessualmente esplicite, soprattutto fotografiche, nei contesti accademici, nella cultura di massa e nell’arte dalla fine degli anni Settanta e intende definire diverse tipologie di immagini di nudo distinguendole tra “basse” e “alte” (artistiche). Se da principio la questione riguardava quanto di un corpo fosse accettabile vedere, successivamente non è più stato un problema e i corpi sono diventati veicolo di specifici messaggi e rivendicazioni (in particolare con il femminismo e le lotte omosessuali e poi con la volontà di abbattere le barriere di genere). La scelta di concentrarsi sulla fotografia è dovuta al fatto che, proprio con l’invenzione e la diffusione di questo mezzo, la pornografia è diventata un fenomeno di massa. Gli artisti analizzati come casi studio hanno manipolato le possibilità tecniche della fotografia riflettendo, tra analogico e digitale, sul corpo nudo e sensuale, alterando ed ibridando immagini, spesso preesistenti. Si sono presi in esame, in particolare: Sisyphe di Dirk Braeckman, gli scatti soft porn dell’Atlas di Gerhard Richter, I Don’t Live Here Anymore di Ugo Rondinone e Impossible Love di Nobuyoshi Araki. |
it_IT |
dc.language.iso |
it |
it_IT |
dc.publisher |
Università Ca' Foscari Venezia |
it_IT |
dc.rights |
© Elisa Pizzamiglio, 2020 |
it_IT |
dc.title |
SFUOCATO E ALTERAZIONE DELL’IMMAGINE FOTOGRAFICA NEL NUDO CONTEMPORANEO |
it_IT |
dc.title.alternative |
SFUOCATO E ALTERAZIONE DELL’IMMAGINE FOTOGRAFICA NEL NUDO CONTEMPORANEO |
it_IT |
dc.type |
Master's Degree Thesis |
it_IT |
dc.degree.name |
Storia delle arti e conservazione dei beni artistici |
it_IT |
dc.degree.level |
Laurea magistrale |
it_IT |
dc.degree.grantor |
Scuola in Conservazione e Produzione dei Beni Culturali |
it_IT |
dc.description.academicyear |
2018/2019, sessione straordinaria |
it_IT |
dc.rights.accessrights |
closedAccess |
it_IT |
dc.thesis.matricno |
871930 |
it_IT |
dc.subject.miur |
L-ART/03 STORIA DELL'ARTE CONTEMPORANEA |
it_IT |
dc.description.note |
Questa tesi analizza la diffusione di immagini sessualmente esplicite, soprattutto fotografiche, nei contesti accademici, nella cultura di massa e nell’arte dalla fine degli anni Settanta e intende definire diverse tipologie di immagini di nudo distinguendole tra “basse” e “alte” (artistiche). Se da principio la questione riguardava quanto di un corpo fosse accettabile vedere, successivamente non è più stato un problema e i corpi sono diventati veicolo di specifici messaggi e rivendicazioni (in particolare con il femminismo e le lotte omosessuali e poi con la volontà di abbattere le barriere di genere). La scelta di concentrarsi sulla fotografia è dovuta al fatto che, proprio con l’invenzione e la diffusione di questo mezzo, la pornografia è diventata un fenomeno di massa. Gli artisti analizzati come casi studio hanno manipolato le possibilità tecniche della fotografia riflettendo, tra analogico e digitale, sul corpo nudo e sensuale, alterando ed ibridando immagini, spesso preesistenti. Si sono presi in esame, in particolare: Sisyphe di Dirk Braeckman, gli scatti soft porn dell’Atlas di Gerhard Richter e I Don’t Live Here Anymore di Ugo Rondinone. |
it_IT |
dc.degree.discipline |
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it_IT |
dc.contributor.co-advisor |
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it_IT |
dc.date.embargoend |
10000-01-01 |
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dc.provenance.upload |
Elisa Pizzamiglio (871930@stud.unive.it), 2020-02-14 |
it_IT |
dc.provenance.plagiarycheck |
Silvia Burini (siburini@unive.it), 2020-03-02 |
it_IT |