dc.contributor.advisor |
Quattrociocchi, Walter |
it_IT |
dc.contributor.author |
Campanelli, Francesca <1995> |
it_IT |
dc.date.accessioned |
2020-02-17 |
it_IT |
dc.date.accessioned |
2020-06-16T06:26:22Z |
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dc.date.available |
2021-07-06T07:26:58Z |
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dc.date.issued |
2020-03-16 |
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dc.identifier.uri |
http://hdl.handle.net/10579/16787 |
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dc.description.abstract |
Il cambiamento del sistema dell’arte con l’avvento dei social network, di Instagram in particolare.
Con un mercato in espansione, stiamo assistendo allo sviluppo di nuovi canali di vendita come quello online e alla nascita di nuove audience.
Instagram come anche gli altri social network, ha il merito di eleggere democraticamente il pubblico a tastemaker, attraverso like e hashtag che a volte rappresentano la fortuna di molti artisti e galleristi.
In un primo momento vorrei analizzare il mercato dell’arte online, che secondo l’Hiscox Art Trade Report del 2016 le vendite online di opere d’arte nel 2015 hanno raggiunto quasi i 3.3 miliardi di dollari, segnando un +24% rispetto al 2014. Di seguito vorrei esaminare quali sono le piattaforme online che detengono le cifre più alte.
Sempre secondo l’Hiscox Art Trade Report, Instagram rappresenta il social network più utilizzato nel sistema dell’arte, infatti il 65% degli intervistati dal Report la sceglie come piattaforma preferita per la comunicazione artistica.
I social media nel mondo dell’arte possono essere estremamente efficaci quando vengono utilizzati come strumenti per influenzare i modelli di acquisto.
Instagram si rivela un ottimo strumento a disposizione per gli artisti emergenti e non solo. Si tratta di un social che attrae gallerie e musei di tutto il mondo e lo fa grazie alla capacità immediata delle immagini.
Successivamente il mio intento è quello di esaminare come gli spazi museali stanno ripensando il proprio approccio social e come anche gli utenti si comportano e interagiscono con il loro smartphone, riportando un caso studio svolto dalla ricercatrice Kylie Budge tra il 2014 e 2015 su la mostra “Recollect: Shoes” tenutasi al Museo delle Arti Applicate e della Scienza di Sydney, in Australia. In questa mostra erano esposte circa 800 paia di scarpe, dal 1500 ad oggi e il lavoro della ricercatrice Budge si focalizzava sull’uso di Instagram durante l’esposizione delle scarpe.
Vorrei osservare di conseguenza il comportamento degli artisti sui social, quali sono coloro che ne fanno più uso e chi invece pensa che non sia necessario.
Nonostante l’elevata crescita, dal 2015 ad oggi, il mercato dell’arte online ha subito dei rallentamenti, di conseguenza andare a osservare quali sono stati i motivi di questa frenata.
Per concludere vorrei analizzare anche gli eventuali aspetti negativi che esistono nell’investimento di arte su Instagram e sui social network in generale, proporre delle possibili soluzioni ed esporre delle prospettive per il futuro. |
it_IT |
dc.language.iso |
it |
it_IT |
dc.publisher |
Università Ca' Foscari Venezia |
it_IT |
dc.rights |
© Francesca Campanelli, 2020 |
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dc.title |
Il mercato dell'arte è Online. Come è cambiato il mercato dell'arte tradizionale con l'avvento dei social media |
it_IT |
dc.title.alternative |
InstArt Il mercato dell’arte è Online: come è cambiato il mercato dell’arte tradizionale con l’avvento dei social media |
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dc.type |
Master's Degree Thesis |
it_IT |
dc.degree.name |
Economia e gestione delle arti e delle attività culturali |
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dc.degree.level |
Laurea magistrale |
it_IT |
dc.degree.grantor |
Scuola in Conservazione e Produzione dei Beni Culturali |
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dc.description.academicyear |
2018/2019, sessione straordinaria |
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dc.rights.accessrights |
embargoedAccess |
it_IT |
dc.thesis.matricno |
871421 |
it_IT |
dc.subject.miur |
INF/01 INFORMATICA |
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dc.description.note |
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dc.degree.discipline |
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it_IT |
dc.contributor.co-advisor |
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it_IT |
dc.provenance.upload |
Francesca Campanelli (871421@stud.unive.it), 2020-02-17 |
it_IT |
dc.provenance.plagiarycheck |
Walter Quattrociocchi (w.quattrociocchi@unive.it), 2020-03-02 |
it_IT |