Abstract:
In molti Paesi del mondo, in particolare in Europa, i residenti di alcune destinazioni turistiche stanno aderendo a gruppi di protesta denominati “anti-tourism movements”. Questi movimenti sono particolarmente vigorosi in Spagna, Regno Unito, Croazia e in Italia. Le motivazioni dietro a questi movimenti di protesta, sono principalmente correlate con gli impatti negativi di uno sviluppo eccessivo e non sostenibile del turismo. Quest’ultimo è una delle industrie in più rapida crescita al mondo ed una delle principali fonti di reddito per molti paesi. Sebbene il turismo abbia contribuito a rivitalizzare le economie di molte imprese locali, anche questo come tutte le altre forme di sviluppo, se non controllato e gestito adeguatamente, può portare ad alcune problematiche. Un esempio sono la dislocazione sociale dei residenti, la perdita dell'identintà del patrimonio culturale, la dipendenza economica ed il degrado ecologico. L’incremento di questi cosiddetti "anti-tourism movements" sono la dimostrazione che alcune destinazioni non stanno gestendo il loro turismo in maniera sostenibile.
Questo elaborato ha lo scopo di analizzare quali sono le cause che hanno portato Venezia in questa situazione e come la città può difendersi dall’overtourism, concentrando il proprio marketing in quelle aree minori che, seppur meno conosciute, sono di altrettanta rilevanza storica, artistica, culturale e naturale.