Abstract:
Il diritto giapponese dalle prime forme nell’antichità ai codici odierni cambia per molti aspetti. Per questo nonostante il diritto moderno abbia una forma da tratti occidentali spesso nel modo di operare dei giudici e dei procuratori ritroviamo la psicologia del passato in certi aspetti. Il più grande cambiamento del diritto penale risale alla pubblicazione del codice Keiho del 1907 anche se cambiò radicalmente la sua visione nel Giappone post-guerra con l’introduzione dei diritti umani nella riforma costituzionale. Con questi cambiamenti ci fu anche un’evoluzione della società in risposta alla criminalità. Le figure istituzionali volte alla supervisione e al giudizio di chi compie i reati sono attentamente scelte e tendono a portare a termine i casi. Per questo motivo riscontriamo il tasso più elevato di condanna a confronto con altri paesi, a volte però a discapito degli innocenti. Il modus operandi delle forze dell’ordine è cambiato ma ha sempre dei tratti relativi agli usi giapponesi. Questa visione la riscontriamo nell’analisi di un rilevamento relativo all’aumento di criminalità alla fine del 1900 con la risposta pronta del governo per far restare il paese nei primi posti nelle classifiche mondiali in relazione al minor tasso di criminalità.