dc.contributor.advisor |
Panozzo, Fabrizio |
it_IT |
dc.contributor.author |
Biasin, Giulia <1994> |
it_IT |
dc.date.accessioned |
2020-02-17 |
it_IT |
dc.date.accessioned |
2020-06-16T06:12:23Z |
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dc.date.issued |
2020-03-16 |
it_IT |
dc.identifier.uri |
http://hdl.handle.net/10579/16644 |
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dc.description.abstract |
La tesi analizzerà il modo in cui le nuove tecnologie e il digitale vengono utilizzati per la realizzazione di nuove tipologie espositive, andando ad approfondire il tema del fenomeno degli eventi “experience”. Questi ultimi, in particolar modo le mostre, sono dedicati ad artisti o correnti artistiche del passato universalmente conosciuti nelle quali vengono a mancare proprio le opere d’arte in senso materiale e fisico, puntando principalmente all’immersione e al coinvolgimento del visitatore attraverso dei giochi di immagini, luci e suoni. Le tecnologie al servizio dell’arte permettono di ottenere una realtà espositiva in cui viene proposto un modo diverso di percepire e di fruire delle opere, attraverso le immagini delle opere stesse riprodotte, e nella quale si vuole andare ad amplificare l’esperienza della visita potenziando le emozioni dei visitatori con l’obiettivo di attirare un pubblico sempre più vasto. Si esamineranno le mostre “experience” come nuova tipologia di business andando ad approfondire come il concetto di esperienza si sia evoluto in relazione al comportamento economico, il quale nell’ideologia comune viene visto come un mondo dominato dalla razionalità in conflitto con la parte più intima e autentica della creazione di rapporti. Altro punto focale verterà su come l’introduzione e l’uso del digitale nell’arte, in specifico nelle mostre, abbia portato a cambiamenti nell’offerta culturale legati al concetto di “aumento” della fruizione dei beni culturali e il modo in cui i consumatori e i produttori culturali hanno deciso di rispondere e reagire a tale fenomeno. |
it_IT |
dc.language.iso |
it |
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dc.publisher |
Università Ca' Foscari Venezia |
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dc.rights |
© Giulia Biasin, 2020 |
it_IT |
dc.title |
Nuove tecnologie al servizio dell'arte: ragioni e conseguenze del fenomeno delle mostre "experience" |
it_IT |
dc.title.alternative |
Nuove tecnologie al servizio dell'arte: ragioni e conseguenze del fenomeno delle mostre "experience" |
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dc.type |
Master's Degree Thesis |
it_IT |
dc.degree.name |
Economia e gestione delle arti e delle attività culturali |
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dc.degree.level |
Laurea magistrale |
it_IT |
dc.degree.grantor |
Scuola in Conservazione e Produzione dei Beni Culturali |
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dc.description.academicyear |
2018/2019, sessione straordinaria |
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dc.rights.accessrights |
closedAccess |
it_IT |
dc.thesis.matricno |
848243 |
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dc.subject.miur |
L-ART/04 MUSEOLOGIA E CRITICA ARTISTICA E DEL RESTAURO |
it_IT |
dc.description.note |
La tesi analizzerà il modo in cui le nuove tecnologie e il digitale vengono utilizzati per la realizzazione di nuove tipologie espositive, andando ad approfondire il tema delle mostre “experience”, ovvero mostre dedicate ad artisti o correnti artistiche del passato universalmente conosciuti e nelle quali vengono a mancare proprio le opera d’arte in senso materiale e fisico, che puntano all'immersione e al coinvolgimento del visitatore attraverso dei giochi di immagini, luci e suoni. |
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dc.degree.discipline |
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dc.contributor.co-advisor |
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dc.date.embargoend |
10000-01-01 |
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dc.provenance.upload |
Giulia Biasin (848243@stud.unive.it), 2020-02-17 |
it_IT |
dc.provenance.plagiarycheck |
Fabrizio Panozzo (bauhaus@unive.it), 2020-03-02 |
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