Abstract:
Quante volte abbiamo sentito parlare, o ci siamo imbattuti nell’utilizzo di Siri, Alexa o Tobi? Sono conosciuti come i nostri assistenti digitali personali, e sono in grado di rispondere a molti tipi di quesiti, interagendo con noi e con le nostre esigenze, anticipando alcuni dei nostri più comuni bisogni. Stiamo parlando di modelli tecnologici sviluppati da abili pionieri programmatori che sfruttano un tipo di intelligenza che prende spunto da quella umana, e che si fonda sul concetto di “intelligenza artificiale” (AI). Il presente lavoro è volto a studiare e approfondire le principali potenzialità che questi sistemi possono offrire, focalizzandosi in primo luogo sul significato e sull’etimologia del termine “intelligenza artificiale”, e successivamente, analizzandone l’origine, la rapida espansione e le sfidanti implicazioni in ambito aziendale. I vantaggi di questa nuova tecnologia saranno descritti con la principale finalità di delineare i principi fondamentali utili per ipotizzare una strategia di successo, a supporto di alcune delle più importanti attività operative all’interno delle realtà aziendali. L’analisi si soffermerà non solo sugli aspetti vantaggiosi legati all’intelligenza artificiale, ma sarà altrettanto importante considerare le conseguenze e gli eventuali rischi connessi allo sfruttamento di questa tecnologia. Inoltre verrà valutato in che modo l’AI possa essere impiegata responsabilmente e compatibilmente con le forze già presenti in azienda, al fine di realizzare una maggiore interazione tra uomo e macchina. La tesi che mi accingo a sostenere ha come principale obiettivo quello di spiegare e giustificare quanto tale processo abbia finora condizionato l’operato dei modelli di impresa. Lo sviluppo di un’iper connettività sempre più invasiva e la nascita di “tecnologie a crescita esponenziale”, hanno contribuito alla diffusione e all’utilizzo di questi sistemi intelligenti, sarà per questo fondamentale capire quanto la presenza e lo sfruttamento di queste tecnologie siano ormai fattori essenziali per lo sviluppo delle nostre imprese. Nel dettaglio questo lavoro affronterà nel primo capitolo un excursus storico ed evolutivo della terminologia utilizzata, a cominciare dalla definizione di Artificial Intelligence (AI), e del concetto di Machine Learning: sostantivi spesso scambiati come sinonimi, che in realtà riguardano due tecnologie collegate ma differenti tra loro. La prima definita come artefice di un’architettura intelligente, la seconda, invece, conosciuta come “apprendimento avanzato”, ovvero la capacità di un sistema di apprendere con facilità e di focalizzarsi sul continuo miglioramento. Il secondo capitolo, invece, sposterà l’attenzione sugli approcci concreti e sulla strategia adottata dalle diverse funzioni aziendali. Si prenderanno in considerazione i benefici e le opportunità offerte da un corretto utilizzo dell’AI, e i principali rischi riscontrabili nel caso in cui, invece, la tecnologia dovesse prendere il sopravvento. Un interessante approfondimento riguarderà lo studio di un approccio etico legato allo sviluppo di queste tecnologie in azienda: verranno infatti esposti quelli che un’importante ricerca condotta dal prof. L. Floridi (University of Oxford) ha delineato come i 5 principi etici su cui si regge una strategia basata sull’intelligenza artificiale. Una strategia in grado di condizionare il nostro futuro e quello delle nostre imprese. Da ultimo, nel terzo capitolo, verrà preso in esame il risultato maggiormente significativo nato dall’impiego di queste tecnologie: il sistema Chat Bot. Di questo strumento ne verranno spiegate le 3 principali “killer features” che fanno di questo assistente un vero caso di successo per molte imprese. In particolare il presente lavoro prenderà come esempio il caso Tecnica Group S.p.A.