La Sicilia un museo a cielo aperto

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dc.contributor.advisor Stringa, Nico it_IT
dc.contributor.author Fichera, Emanuela Grazia <1993> it_IT
dc.date.accessioned 2020-02-17 it_IT
dc.date.accessioned 2020-06-16T05:57:42Z
dc.date.available 2020-06-16T05:57:42Z
dc.date.issued 2020-03-09 it_IT
dc.identifier.uri http://hdl.handle.net/10579/16545
dc.description.abstract L’idea di analizzare e approfondire un tema a me molto caro ovvero la mia terra, la Sicilia, nasce in un pomeriggio di aprile mentre girovagavo tra le calli di Venezia. Ammirando le bellezze della Serenissima, ho subito pensato che noi italiani viviamo in un paese che possiede un patrimonio culturale, artistico e naturalistico non indifferente. Basta considerare che l’Italia è il paese che ha il maggior numero di siti riconosciuti dall’Unesco e solo la Sicilia detiene un quarto del patrimonio culturale italiano, pur non riuscendo a valorizzarlo in maniera adeguata. L’elaborato nasce come una sorta di omaggio nei confronti di questa meravigliosa regione, mettendo in luce e evidenziando i suoi punti di forza. La Sicilia, grazie all’ottima posizione geografica, è stata culla di approdo per diverse civiltà: greca, romana, bizantina, arabo-normanna e terra preziosa dal vastissimo patrimonio artistico e culturale. Il primo capitolo della tesi illustra l’evoluzione del museo contemporaneo che ha modificato il suo ruolo di contenitore, la struttura architettonica, l’organizzazione dello spazio e dei percorsi. Dalla fine del XIX secolo prima in Scandinavia e conseguentemente nel resto dell’Europa e America si diffondono i primi musei all’aperto luoghi espositivi dove le opere sono conservate e custodite all’aria aperta, una nuova affascinante alternativa indirizzata ai fruitori di ogni età. In Italia il parco d’arte contemporanea più antico è quello di Pinocchio situato a Collodi in Toscana, di ridotte dimensioni è il Peggy Guggenheim Collection di Venezia; il Giardino dei Tarocchi in Valsugana, in Trentino, un punto d’incontro tra arte e natura, dove ogni anno, da oltre trent’anni, artisti di fama internazionale vengono invitati a creare opere di Art in Nature, presso il parco Arte Sella. La riqualificazione urbana è un tema ampiamente trattato attraverso l’analisi di tre casi studio di diverse provincie dell’isola, Trapani, Messina e Agrigento. Il primo caso riguarda la nuova Gibellina (TP) che rinasce dalle sue stesse ceneri, dopo il terribile terremoto del 1968, grazie al fondamentale contributo del sindaco Ludovico Corrao e dei numerosi artisti internazionalie la partecipazione speciale voluta da Corrao di Alberto Burri, che ha deciso di donare a questa città il Grande Cretto. Il secondo caso studio è il parco di sculture Fiumara D’Arte (ME) nato nel 1982 per volontà del collezionista Antonio Presti il quale scosso dalla morte del padre si rivolge allo scultore Pietro Consagra per commissionargli un monumento che commemori la sua grave perdita. Il fondatore Presti pensa di donare la scultura alla collettività e di collocarla alla foce della Fiumara. Da quest’idea di Antonio Presti nasce il parco di sculture che oggi espone numerose opere contemporanee tra cui il Labirinto di Arianna di Italo Lanfredini, La Stanza di Barca D’Oro dell’artista. Il terzo caso studio riguarda il Farm Cultural park, il primo parco turistico culturale costruito in Sicilia. L’inaugurazione avviene il 25 giugno del 2010, grazie ai coniugi Andrea Bartoli e la moglie Florinda Saieva. La street art di Palermo, Messina, Ragusa e la riqualificazione del quartiere malfamato catanese San Berillo grazie alla Red Line Distreet, sono largamente trattati insieme al murale più grande del mondo realizzato dall’artista portoghese Vhils che si estende su otto silos in cemento ed è largo quanto un campo da calcio. Il quarto capitolo di questo elaborato verte sulla grandezza storica, naturale e culturale della Sicilia testimoniata dal riconoscimento di ben sette siti come Patrimonio dell’Umanità conferito dall’Unesco. Infine esamino la Biennale europea nomade Manifesta svoltasi nel capoluogo siciliano Palermo, nel 2018, anno in cui la città è stata nominata Capitale Italiana della Cultura. it_IT
dc.language.iso it it_IT
dc.publisher Università Ca' Foscari Venezia it_IT
dc.rights © Emanuela Grazia Fichera, 2020 it_IT
dc.title La Sicilia un museo a cielo aperto it_IT
dc.title.alternative La Sicilia un museo a cielo aperto it_IT
dc.type Master's Degree Thesis it_IT
dc.degree.name Storia delle arti e conservazione dei beni artistici it_IT
dc.degree.level Laurea magistrale it_IT
dc.degree.grantor Scuola in Conservazione e Produzione dei Beni Culturali it_IT
dc.description.academicyear 2018/2019, sessione straordinaria it_IT
dc.rights.accessrights openAccess it_IT
dc.thesis.matricno 871592 it_IT
dc.subject.miur L-ART/03 STORIA DELL'ARTE CONTEMPORANEA it_IT
dc.description.note it_IT
dc.degree.discipline it_IT
dc.contributor.co-advisor it_IT
dc.date.embargoend it_IT
dc.provenance.upload Emanuela Grazia Fichera (871592@stud.unive.it), 2020-02-17 it_IT
dc.provenance.plagiarycheck Nico Stringa (stringa@unive.it), 2020-03-02 it_IT


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