dc.contributor.advisor |
Panozzo, Fabrizio |
it_IT |
dc.contributor.author |
Vetruccio, Ilaria <1994> |
it_IT |
dc.date.accessioned |
2020-02-16 |
it_IT |
dc.date.accessioned |
2020-06-16T05:57:39Z |
|
dc.date.issued |
2020-03-16 |
it_IT |
dc.identifier.uri |
http://hdl.handle.net/10579/16529 |
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dc.description.abstract |
L’elaborato mira a porre in evidenza una possibile correlazione tra il modo con cui un territorio viene comunicato e la generazione di un tipo preciso di attrattività, intesa dal punto di vista dei flussi turistici e, in generale, economici. In particolare si vuole istituire una relazione tra l’esistenza un tipo di immaginario territoriale tipico e la conseguente attrazione di un target generico, poco disposto all’approfondimento e alla problematizzazione della propria esperienza di contatto con il territorio. Dall’altra parte si ipotizza come, dalla ri-narrazione del territorio attraverso codici inediti e contemporanei, possa emergere un tipo di competitività capace di far leva sull’effettiva differenziazione dell’offerta e attrazione di un target di visitatori specifici, disposti ad instaurare con il luogo relazioni profonde e consapevoli. L’ipotesi di fondo è dunque quella per cui da un tipo preciso di estetica locale derivi un tipo preciso di progettualità e competitività. A supporto di una prima parte preminentemente teorica, seguirà l’analisi del caso studio dell’agenzia di comunicazione altoatesina franzLAB, che da dieci anni si occupa di estrapolare dall’immaginario fortemente stereotipato dell’Alto Adige una visione cosiddetta "more", una modalità di lettura e narrazione del territorio contemporanea e innovativa. |
it_IT |
dc.language.iso |
it |
it_IT |
dc.publisher |
Università Ca' Foscari Venezia |
it_IT |
dc.rights |
© Ilaria Vetruccio, 2020 |
it_IT |
dc.title |
La ri-narrazione culturale come nuovo paradigma del marketing territoriale |
it_IT |
dc.title.alternative |
La ri-narrazione culturale come nuovo paradigma del marketing territoriale |
it_IT |
dc.type |
Master's Degree Thesis |
it_IT |
dc.degree.name |
Economia e gestione delle arti e delle attività culturali |
it_IT |
dc.degree.level |
Laurea magistrale |
it_IT |
dc.degree.grantor |
Scuola in Conservazione e Produzione dei Beni Culturali |
it_IT |
dc.description.academicyear |
2018/2019, sessione straordinaria |
it_IT |
dc.rights.accessrights |
closedAccess |
it_IT |
dc.thesis.matricno |
989555 |
it_IT |
dc.subject.miur |
SPS/08 SOCIOLOGIA DEI PROCESSI CULTURALI E COMUNICATIVI |
it_IT |
dc.description.note |
L’elaborato mira a porre in evidenza una possibile correlazione tra il modo con cui un territorio viene comunicato e la generazione di un tipo preciso di attrattività, intesa dal punto di vista dei flussi turistici e, in generale, economici. In particolare si vuole istituire una relazione tra l’esistenza un tipo di immaginario territoriale tipico e la conseguente attrazione di un target generico, poco disposto all’approfondimento e alla problematizzazione della propria esperienza di contatto con il territorio. Dall’altra parte si ipotizza come, dalla ri-narrazione del territorio attraverso codici inediti e contemporanei, possa emergere un tipo di competitività capace di far leva sull’effettiva differenziazione dell’offerta e attrazione di un target di visitatori specifici, disposti ad instaurare con il luogo relazioni profonde e consapevoli. L’ipotesi di fondo è dunque quella per cui da un tipo preciso di estetica locale derivi un tipo preciso di progettualità e competitività. A supporto di una prima parte preminentemente teorica, seguirà l’analisi del caso studio dell’agenzia di comunicazione altoatesina franzLAB, che da dieci anni si occupa di estrapolare dall’immaginario fortemente stereotipato dell’Alto Adige una visione cosiddetta "more", una modalità di lettura e narrazione del territorio contemporanea e innovativa. |
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dc.degree.discipline |
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dc.contributor.co-advisor |
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it_IT |
dc.date.embargoend |
10000-01-01 |
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dc.provenance.upload |
Ilaria Vetruccio (989555@stud.unive.it), 2020-02-16 |
it_IT |
dc.provenance.plagiarycheck |
Fabrizio Panozzo (bauhaus@unive.it), 2020-03-02 |
it_IT |