Abstract:
L’obiettivo principale di questa tesi è lo studio e l’analisi delle opere della pittrice milanese Eduarda Maino, in arte Dadamaino, che ha fatto del concetto di vuoto, annullamento della materia e dello spazio e dell’idea del movimento e di intangibilità il fulcro di tutto il suo percorso artistico.
Nel primo capitolo verrà presentata una breve biografia dell’artista in cui verranno evidenziati gli episodi della sua vita artistica più rilevanti, le diverse relazioni intrecciate con i più grandi protagonisti del panorama culturale italiano, quali Piero Manzoni e Lucio Fontana, inoltre saranno elencate le partecipazioni di Dadamaino alle mostre nazionali ed esposizioni internazionali che hanno reso l’artista nota in tutto il mondo.
Nello sviluppo dell’elaborato ci si soffermerà sui diversi cicli artistici e le numerose sperimentazioni personali: dall’esordio figurativo ed astratto informale alla scoperta del vuoto con la creazione dei suoi primi Volumi, dalle sperimentazioni optical alle installazioni ambientali e ricerche cromatiche, fino a giungere alla rivelazione segnica e dell’inconscio e la relativa produzione di un alfabeto grafico del tutto personale.
Verrà inoltre prestata un’attenzione particolare anche all’archivio dell’artista, formatosi subito dopo la sua morte per il riconoscimento del suo valore artistico e lo scandalo che lo ha coinvolto nella contraffazione e autenticazione di alcune opere.
Nell’ultimo capitolo si andranno infine ad analizzare gli ultimi successi ed insuccessi perseguiti dall’artista nel mercato dell’arte in riferimento alla compravendita delle opere nelle più importanti case d’asta internazionali, quali Christie’s e Sotheby’s, e nazionali, come Finarte e Il Ponte.