Abstract:
In questo studio si esamina il culto della Madonna di Caravaggio presso Fanzolo, frazione di Vedelago, in provincia di Treviso.
Questo santuario è famoso per essere stato, fin dalla costruzione nella sua forma definitiva nel 1800, meta di pellegrinaggi, prima collegati alla sua funzione di protezione contro il maltempo, poi alle guarigioni “miracolose” che qui avvengono. Con il passare del tempo, la tradizione collegata ad esso si è modificata tramite l'inserimento di una statua lignea della Vergine, divenuta il fulcro della festa e della devozione, in quanto in grado di curare chiunque riesca a toccarla.
Esaminando la storia del santuario si incontrano varie figure in pellegrinaggio, fedeli, paraplegici, “spiritai” e semplici curiosi, attirati delle voci riguardanti “i mati del Caravajo”.
Si nota anche che, dopo anni di declino, seguiti alla fama che ha portato la festa del 26 maggio ad essere coperta dalla stampa locale e nazionale, questa stia tornando in auge, pur con molti cambiamenti, anche nell'approccio e nelle richieste dei credenti. È sempre più raro vedere scene di “indemoniati” che non riescono a toccare l'effige, tanto da portare all'idea che la festa sia sempre meno “pubblica” e più “privata”( Nardella C., 2010).
La storia del santuario è stata documentata tramite fonti d'archivio, articoli di giornale e le testimonianze di chi ha partecipato a questa celebrazione per molti anni.
Sono inseriti estratti raccolti “sul campo”, partecipando alle feste degli anni 2018 e 2019.