Abstract:
Questa tesi si prefissa l’obiettivo, attraverso il confronto dell’attuale situazione delle lingue in pericolo presenti in esse e degli interventi di rivitalizzazione e conservazione delle stesse, di capire ciò che la Regione autonoma della Sardegna e la prefettura di Okinawa potrebbero imparare l’una dall’altra per restituire prestigio a tali lingue e un senso di identità ai parlanti di quest’ultime.
Nel primo capitolo verranno introdotti i concetti perno di ecologia linguistica, di lingua in pericolo e di deriva linguistica, seguiti da una spiegazione sui processi storici e sociali che hanno portato alla situazione di crisi attuale le lingue autoctone delle due regioni (Lingue di Kunigami, di Okinawa, di Miyako, di Yaeyama e di Yonaguni nella prefettura di Okinawa; sardo campidanese, sardo logudorese, gallurese, catalano algherese, sassarese e tabarchino nella Regione autonoma della Sardegna).
Nel secondo capitolo verranno prima affrontati la definizione di rivitalizzazione linguistica e i suoi principali studiosi, Fishman, Crystal e Zuckermann. Basandosi poi sullo schema ideato da quest’ultimo, chiamato LARD (Language revival diamond), verranno esposti le attitudini linguistiche, lo status plan, il corpus plan e i piani di educazione linguistica adottati in Sardegna e ad Okinawa.
Nelle conclusioni, infine, verranno tirate le somme sui due sistemi di rivitalizzazione, mettendo in evidenza i punti di forza che l’uno può adottare dall’altro.