Abstract:
Nel corso della guerra di indipendenza combattuta tra Pakistan e Bangladesh nel 1971, il piccolo villaggio bengalese di Thanapara venne distrutto dal passaggio dell’esercito pakistano, le cui truppe sterminarono la quasi totalità degli uomini adulti della comunità. Questa ricerca etnografica intende indagare le diverse forme e modalità attraverso cui la memoria della strage è stata custodita e trasmessa all’interno della società, proponendo un focus sui tre concetti interconnessi di “identità”, “etnia” e “nazione”. Il lavoro si sofferma sulle conseguenze di quanto accaduto nel 1971 per i diversi gruppi che compongono il villaggio, affrontando la dimensione del trauma tramite interviste e racconti dei suoi abitanti. Sulla base dell’osservazione e della partecipazione quotidiana alle pratiche lavorative, domestiche e del laboratorio tessile dell’associazione Thanapara Swallows Development Society, nel quale sono impiegate soprattutto donne, vengono proposte alcune considerazioni sulle differenze di genere all’interno comunità di Thanapara, sulla dimensione religiosa e sul concetto di “tecnica di resistenza”. Infine, la trattazione si concentra sulle opinioni e aspirazioni personali di un gruppo di giovani nati e cresciuti nei dintorni di Thanapara. La storia del paese e del villaggio, le questioni politiche e identitarie, le problematiche legate alla discriminazione economica e di genere, vengono affrontate, nuovamente, attraverso la narrazione dei giovani del villaggio, combattuti tra sentimenti e alternative per il futuro contrastanti.
