Abstract:
A partire dal 1983 il governo cinese ha operato una serie di politiche finalizzate a facilitare la mobilità turistica dei cittadini, in particolare in termini di libertà di scelta e snellimento della burocrazia. Queste politiche si sono tradotte per molti Paesi, Italia compresa, in un’importante risorsa economica.
Per questa ragione, le ricerche accademiche atte a comprendere questo fenomeno sono diventate sempre più numerose. Molte di esse si focalizzano sulle componenti statistiche ed economiche di quest’industria, sulle strategie di marketing, di servizio ed accoglienza, trascurando invece l’importante ruolo dei valori culturali del turista cinese. Essi stanno infatti alla base del suo pensare e agire sia nel quotidiano sia quando viaggia, determinando le sue motivazioni e i suoi comportamenti. Ad esempio, questi valori giocano un ruolo chiave nella scelta della destinazione o delle attività che egli predilige durante la vacanza, influenzano il grado di soddisfazione generale rispetto all’esperienza e molto altro ancora. Questi valori culturali fondano le loro radici nei tre principali sistemi di pensiero cinese: Confucianesimo, Taoismo e Buddhismo. Tuttavia, si sta ipotizzando la nascita di valori culturali moderni, che all’apparenza sembrerebbero in contrasto con i primi.
L’elaborato esaminerà in che modo questi valori culturali siano collegati alle motivazioni e ai comportamenti dei turisti cinesi, tenendo conto anche dei fattori esterni, quali le caratteristiche sociodemografiche del turista e i limiti dovuti dalle politiche governative nazionali rispettivamente a questa industria. L’obiettivo è di duplice natura: dal punto di vista teorico, ampliare la conoscenza rispettivamente ai valori trainanti tipici della società cinese e, di riflesso, del fenomeno turistico; dal punto di vista pratico, offrire degli spunti per rendere le strategie di mercato più efficaci e attente alle esigenze del turista cinese, oltre che rispettose del suo bagaglio culturale.