Abstract:
Il tema della sostenibilità nelle aziende nel settore del lusso, in particolare nel settore della moda, rappresenta una sfida importante, a causa del potenziale inquinante legato ad alcune fasi della value chain. Questo è ancor più significativo nel settore del tessile e dell'abbigliamento, in cui il prezzo ambientale è costituito da un massiccio impiego di prodotti chimici e risorse naturali, il rilascio di quantità significative di CO2, il consumo di energia diretta dei macchinari utilizzati nella lavorazione delle materie prime, l'impiego intensivo di fibre come lana, cotone e fibre sintetiche. L'elaborato si pone l'obiettivo di analizzare la possibile attuazione della sostenibilità nel settore del luxury-fashion. Partendo da una revisione della letteratura, ci si concentrerà inizialmente sulla nascita e l'evoluzione del concetto di sviluppo sostenibile, attraverso le tappe e i documenti più significativi prodotti dalla comunità internazionale, ultimo dei quali l'Agenda 21, con i suoi 17 obiettivi di sviluppo sostenibili. Uno, in particolare, verrà analizzato, essendo connesso all'oggetto dell'elaborato, ovvero l'obiettivo 12, incentrato sui consumi sostenibili. Verrà quindi approfondito il concetto di Responsabilità Sociale d'Impresa, applicato poi all'industria della produzione tessile nel mondo del lusso, evidenziandone i punti di forza e di debolezza. Verranno poi prese in esame i provvedimenti sul piano internazionale, con le normative e le certificazioni in materia, prevalentemente nell'ambito della comunità europea. In conclusione, ci si focalizzerà su un caso studio, e verrà analizzato il caso di Brunello Cucinelli, azienda italiana specializzata nella produzione del cashmere.