Abstract:
Negli ultimi anni il tema dell’immigrazione e soprattutto dei rifugiati è entrato sia nei discorsi politici che della società civile a scala mondiale e a livello italiano è tra i primi punti di tutte le agende politiche di ogni partito. Si parla principalmente della difesa dei confini e delle politiche di accesso e soggiorno, non discutendo abbastanza della vita dei migranti nel paese di accoglienza. Da parte degli enti che accolgono richiedenti asilo e rifugiati in Italia arrivano continue denunce rispetto ai tagli nel sistema di accoglienza, i quali vanno a ridurre i possibili programmi per l’integrazione e l’inclusione sociale dei migranti forzati che vivono nel nostro Paese. Mentre per i richiedenti asilo non esiste un’obbligatorietà giuridica da parte degli Stati di garantire misure volte all’integrazione, il discorso è diverso per quanto riguarda i migranti forzati beneficiari di protezione internazionale. In questo elaborato si andranno ad illustrare in primis le teorie sociologiche riguardanti l’integrazione, in secondo luogo si analizzeranno le fonti giuridiche internazionali, europee ed italiane che pongono l’obbligo per gli Stati di agevolare l’integrazione dei rifugiati. Nella seconda parte dell’elaborato verrà proposto un approfondimento rispetto alle conseguenze dirette e indirette dell’applicazione della legge 113/2018 e verrà posta particolare attenzione rispetto ai cambiamenti dei bandi di gara per l’affidamento dei servizi di accoglienza nel 2019 e come questi ultimi possano influenzare l’integrazione futura dei beneficiari di protezione internazionale in Italia.