Abstract:
L’elaborato indaga la competenza linguistica di un ragazzino di 12 anni con diagnosi di DSA e autismo lieve, frequentante la classe seconda della scuola secondaria di primo grado. Da un’analisi degli errori delle prove diagnostiche si ipotizza che il soggetto abbia una dislessia visiva (Friedmann e Coltheart, 2018).
Gli undici test somministrati indagano le seguenti aree: memoria verbale a breve termine, grammatica ricettiva, ripetizione di frasi complesse, produzione di pronomi clitici e discorso semispontaneo, comprensione e produzione di frasi passive e relative, ivi comprese frasi relative oblique. L’andamento dei test evidenzia risorse ricettive spesso in linea con i controlli coetanei e sopra la media rispetto alla popolazione con DSA. Inoltre il livello soffitto nel test di elicitazione dei pronomi clitici esclude la presenza di un DSL e lo colloca nel gruppo di soggetti con autismo con abilità linguistiche normotipiche (Durrleman e Delage, 2016). Le aree di fragilità più evidenti emergono dai test di produzione di frasi passive e relative (RS, RO e oblique), argomenti su cui verte il percorso di insegnamento esplicito delle strutture sintattiche.
I risultati dei cinque test somministrati dopo tre settimane evidenziano un significativo incremento nella competenza sintattica; tuttavia la prova di produzione di frasi relative complesse mostra un risultato inatteso, in quanto il soggetto utilizza la forma locativa “in cui” per produrre tutti i tipi di frasi relative. Il risultato viene confermato dalla ripetizione del test dopo cinque mesi; un’analisi di questa strategia permette di escludere un peggioramento della sua competenza sintattica, in quanto il soggetto utilizza la forma locativa come una strategia parallela alle frasi relative non standard dell’italiano colloquiale.
In conclusione, l’insegnamento esplicito ha riorganizzato il profilo linguistico del soggetto, portando la sua competenza nella produzione di frasi complesse sopra la media rispetto ai coetanei con DSA e vicina a quella dei controlli coetanei. Si sottolinea inoltre che in seguito all’insegnamento esplicito il soggetto ha ampiamente ridotto sia il ventaglio di strategie utilizzate sia il tempo per produrre le strutture a movimento sintattico.