Imposte dirette e IVA nel fallimento

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dc.contributor.advisor Viotto, Antonio it_IT
dc.contributor.author Candon, Laura <1974> it_IT
dc.date.accessioned 2020-02-13 it_IT
dc.date.accessioned 2020-06-16T05:24:32Z
dc.date.available 2021-07-06T07:26:57Z
dc.date.issued 2020-03-02 it_IT
dc.identifier.uri http://hdl.handle.net/10579/16213
dc.description.abstract Il presente lavoro intende illustrare le peculiarità che caratterizzano la Procedura concorsuale fallimentare, dal punto di vista degli adempimenti fiscali in carico al Curatore, in materia di imposte dirette e IVA. Prima di illustrare gli obblighi tributari del Curatore fallimentare in tali ambiti, ritengo necessario evidenziare i principi di carattere generale che governano il rapporto tra il diritto fallimentare e il diritto tributario. Per quanto diversi tra loro, questi due rami del diritto sono accomunati dalla tutela di interessi pubblici , e dal fatto che entrambi gravino sul patrimonio del debitore-contribuente. Entrambi sono inoltre caratterizzati dalla specialità della normativa di riferimento, che inevitabilmente porta l’interprete a dover valutare quali disposizioni prevalgano, in caso di conflitto . Sul piano operativo, si verifica poi l’applicazione del prelievo tributario in una fase della vita dell’impresa caratterizzata da crisi, situazione in cui appare alquanto improbabile ipotizzare ulteriore produzione di reddito. Complica ulteriormente il quadro sopra delineato, l’assenza nel nostro ordinamento di una disciplina normativa fiscale organica relativamente alle procedure concorsuali. Numerose sono le norme speciali dedicate alla materia, risultanti però spesso prive di coordinamento tra loro . Tale mancanza ha storicamente comportato un ampio confronto tra dottrina e giurisprudenza, inducendo gli Autori ad approfondire il tema dell’”incubo fiscale del Fallimento” . Da un lato, dottrina e giurisprudenza prevalenti ritengono che non si possano imporre specifici obblighi in capo al Curatore, in mancanza di una norma specifica: trattandosi di norme speciali, non sarebbe possibile l’applicazione analogica. Dall’altro lato, l’Amministrazione finanziaria ha sempre considerato invece il Curatore un sostituto del fallito, una specie di nuovo rappresentante tributario ex lege, gravato pertanto di tutti gli obblighi tributari previsti dalla Legge , a meno che questa non disciplini diversamente. Dottrina e giurisprudenza hanno elaborato pertanto il “principio di tassatività” , in forza del quale il Curatore è tenuto ad assolvere tutti e soli gli obblighi specificamente previsti dalla Legge; competono invece al fallito tutti gli altri adempimenti. Questa teoria si basa sulla considerazione che in seguito al Fallimento non viene a esistenza un soggetto d’imposta autonomo diverso dal fallito, e che il Curatore non assume il ruolo di rappresentante legale del fallito, rimanendo quindi un soggetto terzo rispetto ad esso. In qualità di pubblico ufficiale e organo della Procedura, il suo compito principale consiste nell’amministrare e liquidare il patrimonio del fallito in conseguenza dello spossessamento dei beni previsto dall’art. 42 del R.D. 16 marzo 1942 n. 267 , al fine di provvedere al pagamento dei creditori concorsuali secondo le regole della par condicio creditorum. Pertanto il Curatore non sostituisce il fallito, quale soggetto dell’obbligazione tributaria; quest’ultimo mantiene la qualifica di soggetto passivo d’imposta, verificandosi solo una sovrapposizione con la figura del Curatore, necessaria affinché questo assolva gli obblighi previsti dalla Legge e quelli che sono di sua esclusiva competenza, in virtù del ruolo che ricopre. Già in occasione della prima riforma della Legge fallimentare , il Legislatore non si è particolarmente soffermato sugli aspetti fiscali. Sarebbe stato opportuno tentare di riorganizzare in maniera sistematica “le questioni di diritto fallimentare fiscale (o…fiscale fallimentare, che dir si voglia)” . it_IT
dc.language.iso it it_IT
dc.publisher Università Ca' Foscari Venezia it_IT
dc.rights © Laura Candon, 2020 it_IT
dc.title Imposte dirette e IVA nel fallimento it_IT
dc.title.alternative Imposte dirette e IVA nel Fallimento it_IT
dc.type Master's Degree Thesis it_IT
dc.degree.name Amministrazione, finanza e controllo it_IT
dc.degree.level Laurea specialistica it_IT
dc.degree.grantor Dipartimento di Management it_IT
dc.description.academicyear 2018/2019, sessione straordinaria it_IT
dc.rights.accessrights embargoedAccess it_IT
dc.thesis.matricno 813192 it_IT
dc.subject.miur IUS/12 DIRITTO TRIBUTARIO it_IT
dc.description.note it_IT
dc.degree.discipline it_IT
dc.contributor.co-advisor it_IT
dc.provenance.upload Laura Candon (813192@stud.unive.it), 2020-02-13 it_IT
dc.provenance.plagiarycheck Antonio Viotto (antonioviotto@unive.it), 2020-03-02 it_IT


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