Abstract:
ll crollo dell’Unione Sovietica ha aperto la neo nata Federazione Russa ad una fase di transizione economica che, non mancando di iniziali momenti di difficoltà, disparità e ostacoli, ha condotto a considerevoli miglioramenti negli anni attuali. Dei cambiamenti e della ritrovata situazione economica post URSS hanno positivamente risentito anche altri settori, quali il turismo, anch'esso espressione delle differenze tra i due periodo divisi dal crollo. La transizione che il turismo ha vissuto dall'epoca sovietica a quella russa, attraverso considerevoli problematiche, ma superate con adeguate regolamentazioni, ha portato questo settore a registrare significativi sviluppi e incrementi. Ne consegue che, nel corso degli anni, i flussi di turisti russi in uscita sono aumentati, e con essi anche i loro volumi di spesa in termini di turismo. A beneficiare di ciò sono i paesi destinazione dei turisti russi, tra cui emerge l’Italia, affezionata e riconfermata meta per russi. Gli accresciuti flussi di turisti e dei loro consumi in Italia rappresentano un prezioso potenziale, a cui le realtà locali non restano indifferenti.