Abstract:
Nel 1946 dopo la schiacciante sconfitta nella Seconda Guerra Mondiale, sotto l’occupazione formale delle Forze Alleate e reale degli Stati Uniti d’America, il Giappone adotta una nuova costituzione e con l’articolo 9 rinuncia formalmente a qualsiasi forza militare offensiva e difensiva. Già pochi anni dopo, tuttavia, con lo scoppio della guerra di Corea e le crescenti tensioni nel clima della Guerra Fredda, le nuove circostanze geo-politiche portano il governo giapponese a rendersi conto della necessità di possedere almeno una forza militare che possa garantire la difesa del Paese da attacchi esterni. A partire dagli anni ‘50, infatti, vengono create forze di polizia e corpi militari, la cui esistenza, per rimanere in linea con le prescrizioni della Costituzione pacifista, viene sempre giustificata con scopi difensivi e interni al Paese. Tuttavia, successive “re-interpretazioni ufficiali” dell’articolo 9 da parte del governo hanno consentito l’implementazione nel corso dei decenni della loro dimensioni e del loro raggio di azione, che si è esteso anche all’attiva partecipazione militare a missioni internazionali. Il dibattito politico riguardo alla validità di queste interpretazioni e alla necessità di una modifica formale della costituzione è andato intensificandosi sempre di più negli ultimi decenni, tanto da diventare uno dei punti cardine della discussione politica contemporanea e dei manifesti di tutti i partiti. In questo clima di incertezza e discussione riguardo alle “interpretazioni” della Costituzione e alla necessità di modificare una carta costituzionale considerata dal Partito Liberal Democratico non più in linea con i cambiamenti geopolitici dell’Asia e con gli obiettivi di cooperazione internazionali, come si collocano i giovani? Qual è l’opinione della generazione che più dovrà confrontarsi con le decisioni che verranno prese al riguardo nei prossimi anni e su cui pesa il destino del pacifismo giapponese e forse anche mondiale?
Nell’affrontare il suddetto problema, questa tesi si propone di offrire una introduzione all’articolo 9, alla sua storia, a come è stato interpretato e a come vuole essere modificato, per poi spostare il focus sul punto di vista delle nuove generazioni al riguardo.
La tesi si articola in quattro capitoli. Il primo ripercorre il contesto storico, ovvero l’origine della costituzione giapponese e del suo Articolo 9; lo sviluppo e evoluzione delle Forze di Autodifesa (Self-Defence Forces o "SDF").
Il secondo capitolo tratta delle interpretazioni e della costituzionalità delle SDF nel diritto e nelle operazioni internazionali e affronta il problema del diritto all’autodifesa collettiva.
Nel terzo si parla del processo di modifica e della proposta di modifica presentata del Partito Liberal Democratico nell’aprile del 2012. Viene presentata anche la posizione dei principali partiti di opposizione al riguardo.
Il quarto e ultimo capitolo tratta dell’opinione pubblica e i particolare di come l’articolo 9 e la proposta di modifica siano recepiti tra i giovani. Attraverso l'analisi di sondaggi a partire dagli anni cinquanta fino ad oggi, vengono ricostruite le tendenze dell'opinione pubblica. Viene poi analizzato l'atteggiamento dei giovani attraverso tre specifici sondaggi, di cui uno è stato elaborato da me durante il mio periodo di studio alla Keio University. Viene esaminato infine il caso concreto dell'organizzazione Wakamono Kenpo Shukai, creata per i giovani con l’obiettivo di sensibilizzazione e di discussione sull’argomento.