dc.contributor.advisor |
Bagnoli, Carlo |
it_IT |
dc.contributor.author |
Demiri, Semina <1991> |
it_IT |
dc.date.accessioned |
2019-10-07 |
it_IT |
dc.date.accessioned |
2020-05-08T04:53:27Z |
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dc.date.available |
2020-05-08T04:53:27Z |
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dc.date.issued |
2019-10-31 |
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dc.identifier.uri |
http://hdl.handle.net/10579/15797 |
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dc.description.abstract |
L’essere umano è approdato su un pianeta formatosi 4,5 miliardi di anni prima e già funzionante in modo completamente circolare. Infatti, i cicli infiniti dell’ecosistema naturale non producono nulla come «spreco»; i rifiuti sono essenzialmente un costrutto umano e sociale.
Il primo rapporto sulla circolarità, lanciato dalla cooperativa sociale Circle Economy, dimostra che il nostro mondo, oggi, è circolare solo al 9%.
Il principio fondamentale dell’economia circolare è quello di mantenere le materie prime il più a lungo possibile all'interno del ciclo economico e al più alto livello possibile di creazione di valore, in base al loro uso originale.
Nel 2030, ci saranno circa 9,7 miliardi di persone che usufruiranno di ricchezza crescente; questo porterà ad un’economia globale che richiederà circa tre volte le risorse sfruttate oggi.
Realizzare un’economia circolare, adatta a concetti logistici, per coordinare il flusso sia materiale che informativo, è quindi inevitabile, come sono inevitabili nuovi approcci alla progettazione del prodotto per il suo successivo riciclaggio e nuovi modelli di business. Gli sviluppi della digitalizzazione, dell’Industria 4.0 e dell’Internet degli oggetti, offrono numerose soluzioni che, in larga misura, non sono ancora state applicate. Il modello di business rappresenta uno degli strumenti principali per l’applicazione dei concetti di circolarità all'interno delle organizzazioni aziendali.
L’elaborato si pone l’obiettivo di illustrare la ridefinizione del modello di business in ottica circolare, analizzando singolarmente i suoi building blocks.
L’attenzione sarà focalizzata sul caso aziendale Aquafil Spa, in particolare si procederà in primo luogo alla mappatura e all'allineamento del modello di business, temi strategici, missione/visione dell’impresa, successivamente all'analisi degli aspetti più critici riguardanti la proposta di valore e l’ambiente di business in cui l’azienda opera. Infine, si cercherà di testare il Circular business model canvas per descrivere le modifiche che potrebbe apportare l'impresa al fine di modificare la propria proposta di valore attraverso nuove soluzioni circolari. |
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dc.language.iso |
it |
it_IT |
dc.publisher |
Università Ca' Foscari Venezia |
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dc.rights |
© Semina Demiri, 2019 |
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dc.title |
Circular Business Model: il caso Aquafil Spa |
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dc.title.alternative |
Circular Business Model: il caso Aquafil Spa |
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dc.type |
Master's Degree Thesis |
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dc.degree.name |
Amministrazione, finanza e controllo |
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dc.degree.level |
Laurea magistrale |
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dc.degree.grantor |
Dipartimento di Management |
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dc.description.academicyear |
2018/2019, sessione autunnale |
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dc.rights.accessrights |
openAccess |
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dc.thesis.matricno |
848372 |
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dc.subject.miur |
SECS-P/07 ECONOMIA AZIENDALE |
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dc.description.note |
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dc.degree.discipline |
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dc.contributor.co-advisor |
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dc.date.embargoend |
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dc.provenance.upload |
Semina Demiri (848372@stud.unive.it), 2019-10-07 |
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dc.provenance.plagiarycheck |
Carlo Bagnoli (bagnoli@unive.it), 2019-10-21 |
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