La comunità buraku di Senbon a Kyoto: per un’analisi dal punto di vista del burakugaku (studi buraku)

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dc.contributor.advisor Miyake, Toshio it_IT
dc.contributor.author Cosetti, Valeria <1993> it_IT
dc.date.accessioned 2019-10-07 it_IT
dc.date.accessioned 2020-05-08T04:22:22Z
dc.date.issued 2019-10-31 it_IT
dc.identifier.uri http://hdl.handle.net/10579/15689
dc.description.abstract I burakumin rappresentano il gruppo di minoranza più grande in Giappone, con una stima della popolazione compresa tra 1,5 e 3 milioni di persone. Coloro che vengono etichettati come burakumin vengono comunemente considerati come discendenti dei fuoricasta dell’epoca Tokugawa, i quali si occupavano di lavori considerati impuri (ad esempio, l’industria della pelle, l’imballaggio di carne, spettacoli di strada, produzione di tamburi) e che venivano costretti a vivere in aree separate. Nonostante l’abolizione del sistema delle caste nel 1871 e l’implementazione della legge per misure speciali e per progetti Dōwa nel 1969, i burakumin sono ancora oggetto di discriminazione in vari ambiti: accesso all’istruzione, abitazioni, messaggi discriminatori sul Web, nell’impiego e nel matrimonio tramite investigazioni condotte da agenzie private. La categoria buraku comprende una varietà di individui di diversa estrazione culturale e sociale e, con il passare del tempo, è stata soggetta a costanti riconfigurazioni, tra cui la trasformazione dei confini dei quartieri, l’industrializzazione, l’urbanizzazione, la migrazione dalle aree buraku e i matrimoni misti. Nonostante l’eterogeneità di queste popolazioni, la determinazione dell’origine buraku è rimasta stabile nel tempo e si basa sulla nascita, sulla residenza precedente o attuale in un buraku e sull’impiego nelle industrie buraku. Negli anni Ottanta, iniziano a svilupparsi letture alternative della storia buraku e si assiste a uno spostamento del focus da una storia di discriminazione e oppressione al ruolo politico e sociale dei fuoricasta. La nozione di “cultura buraku” gioca un ruolo molto importante in questo contesto. Recenti studi specifici sui burakumin, noti come burakugaku, fanno parte delle ricerche post-belliche condotte dai movimenti di liberazione buraku, in particolare il Buraku Liberation League (BLL), e sono proseguiti con un’enfasi particolare sui contributi positivi della cultura buraku fino ad arrivare allo sviluppo della “tradizione e cultura giapponese”. L’attivista buraku e scrittore, Kawamoto Yoshikazu, in particolare, ha proposto di esaminare la “cultura buraku” come un complesso “sistema culturale” che collega i buraku con i non-buraku attraverso ciò che ha definito “la cultura che sostiene la vita di tutti i giorni”. Basandomi su questi recenti studi e teorie che analizzano la questione buraku da un nuovo punto di vista, il mio elaborato ha l’obiettivo di analizzare come concetti legati alla cultura e alla tradizione vengano attualmente utilizzati e rielaborati a livello locale dalle comunità buraku di Kyōto. Per la mia ricerca ho scelto di focalizzarmi sul caso specifico del quartiere di Senbon, che si trova nella parte nord della città e rappresenta uno dei più antichi quartieri buraku, con origini in epoca Heian, di tutto il Giappone e sulle iniziative culturali e di sviluppo della comunità qui intraprese. Il focus della mia analisi è rivolto al contesto sociale in cui il buraku è rappresentato, ovvero l’associazione locale Tsuratti , fondata nel 1994 come museo allo scopo di educare i cittadini ai diritti umani, in particolare alla questione buraku, e di conservare e trasmettere la storia e la tradizione del quartiere. Il mio obiettivo è quello di esaminare come gli eventi e le iniziative culturali organizzate a livello locale rappresentino un approccio alternativo e funzionino come una forma di resistenza positiva alla discriminazione, cercando di comprendere come le immagini storiche vengano rielaborate attraverso processi di auto-comprensione e rappresentazione da parte di un gruppo di minoranza come quello dei burakumin e inoltre, di come questi si riapproprino di nozioni legate alla tradizione giapponese e sfidino le idee negative comuni associate con il buraku. it_IT
dc.language.iso it it_IT
dc.publisher Università Ca' Foscari Venezia it_IT
dc.rights © Valeria Cosetti, 2019 it_IT
dc.title La comunità buraku di Senbon a Kyoto: per un’analisi dal punto di vista del burakugaku (studi buraku) it_IT
dc.title.alternative La comunità buraku di Senbon a Kyoto: per un' analisi dal punto di vista del burakugaku (studi buraku) it_IT
dc.type Master's Degree Thesis it_IT
dc.degree.name Lingue e civiltà dell'asia e dell'africa mediterranea it_IT
dc.degree.level Laurea magistrale it_IT
dc.degree.grantor Dipartimento di Studi sull'Asia e sull'Africa Mediterranea it_IT
dc.description.academicyear 2018/2019, sessione autunnale it_IT
dc.rights.accessrights closedAccess it_IT
dc.thesis.matricno 865454 it_IT
dc.subject.miur L-OR/22 LINGUE E LETTERATURE DEL GIAPPONE E DELLA COREA it_IT
dc.description.note it_IT
dc.degree.discipline it_IT
dc.contributor.co-advisor it_IT
dc.subject.language GIAPPONESE it_IT
dc.date.embargoend 10000-01-01
dc.provenance.upload Valeria Cosetti (865454@stud.unive.it), 2019-10-07 it_IT
dc.provenance.plagiarycheck Toshio Miyake (miyake@unive.it), 2019-10-21 it_IT


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