Abstract:
Per molti anni prima della crisi iniziata nel 2007, l’importanza del rischio di liquidità è parsa poter essere sostanzialmente trascurabile; certamente secondaria rispetto ad altre tipologie di rischi in grado di incidere sulla gestione delle banche e sul funzionamento del sistema finanziario.
Lo scritto analizza il contesto economico antecedente lo scoppio della crisi valutando quali sono stati i fattori che hanno scatenato una tensione di liquidità di così grande dimensione.
L’analisi procederà con l’approfondimento sulla regolamentazione vigente in materia, sia a livello nazionale che internazionale, soffermandosi sulle novità di Basilea III ed evidenziando le novità riguardanti la definizione di standard e presidi per la gestione della liquidità; i punti più importanti di questa analisi saranno i due indicatori previsti: il Liquidity Coverage Ratio e il Net Stable Funding Ratio. L’introduzione di questi ultimi non è sufficiente a valutare pienamente la posizione di liquidità di una banca, dunque l’obiettivo di questo studio è quello di costruire un modello di stress che incorpora tutte le novità normative di Basilea 3 e gli aggiornamenti successivi. Il modello di Liquidity Stress Test utilizzato in questa tesi è quello proposto da Jan Willem van den End ed è quello che al momento pare essere tra i più avanzati.
La definizione di scenari di stress sarà però solo il primo passo in quanto il modello che si andrà ad analizzare introdurrà un altro insieme di fattori ed eventi, sia inerenti al singolo intermediario che all’intero mercato in grado di far insorgere, con un effetto “a catena”, altri rischi come il rischio sistemico e il rischio reputazionale che possono peggiorare ulteriormente la condizione della banca in una situazione di stress.