Abstract:
Il mio elaborato nasce dalle curiosità di voler approfondire e comprendere un tema molto attuale e dunque molto studiato negli ultimi decenni, ovvero quello dell’importanza sempre più incisiva che sta assumendo il fenomeno dell’esperienza nella mente dei consumatori. L’approfondimento sarà incentrato sul turismo esperienziale e l’attenzione sarà posta sia dal lato della domanda, sia dal lato dell’offerta. In particolare per quanto riguarda quest’ultima, si prenderà come caso studio Airbnb, la cui brand awareness è nota a tutti, cercando di capire se il suo lancio nel mercato delle esperienze può davvero creare un circolo virtuoso e non vizioso come spesso accade. Nell’epoca del turismo postmoderno ovvero quello che stiamo vivendo ora, non ci sono luoghi da scoprire poiché ogni luogo ormai è stato raggiunto. Non sono più le mete a fare la differenza ma le esperienze che si possono vivere, essendo ormai alla portata di tutti qualsiasi destinazione. Adesso è la maniera in cui si visita e si vive una località a fare la differenza, e Airbnb dunque sembra che stia puntando correttamente sul giusto trend del momento. Questo dovrebbe fare incontrare domanda e offerta, in questo nuovo approccio ambiente socioculturale e realtà ambientale si integrano e ai turisti è concessa la possibilità di agire rimodellando il territorio a loro uso e consumo. È chiaro che il territorio sia la base di partenza, ma questo da solo non basta per decretare il successo di una destinazione. Airbnb dunque sta cercando di proporre le esperienze in modo alternativo e plasmandole in base alle mode del momento, cercando di far convergere tutti gli interessi in gioco. La domanda dunque che mi pongo in questa ricerca è se airbnb sia davvero in grado di proporre un turismo alternativo, concentrandomi sulla regione Liguria e soprattutto se sia in grado di creare alleanze che creino sinergie per tutti i diversi attori in gioco.