Abstract:
Il modello cooperativo presenta un andamento complesso e di particolare interesse, ponendosi fin dalle origini come un modello alternativo a quello capitalistico.
L’originalità della forma cooperativa sta nell’essere una forma d’impresa democratica, nella quale lo scopo mutualistico assume un ruolo fondamentale che ne rappresenta il punto di forza, ma anche il punto di debolezza.
Molti autori considerano la forma cooperativa una forma d’impresa meno efficiente rispetto all’impresa commerciale, sostenendo che abbia solo la funzione di saper rispondere ai fallimenti di mercato, in presenza di crisi.
In realtà l’andamento della cooperazione in Italia mostra come la presenza delle cooperative in determinati settori abbia un forte impatto economico.
L’elaborato si pone l’obiettivo di evidenziare come la forma cooperativa abbia un ruolo strategico nel settore vitivinicolo, uno dei settori più floridi d’Italia, confrontandola con il modello capitalistico.
Si sottolinea come le cooperative vitivinicole siano tra le principali protagoniste del cambiamento strutturale e dimensionale del tessuto produttivo vitivinicolo italiano, favorendo così il processo di miglioramento qualitativo in atto e aumentando la competitività del settore stesso.
Si prosegue approfondendo i vantaggi, che le cooperative vitivinicole garantiscono per rafforzare il settore nel breve e nel medio lungo periodo, e gli svantaggi che tale forma d’impresa democratica può manifestare, soprattutto nella relazione tra socio e cooperativa.
In particolare, si affrontano i limiti dell’impianto normativo cooperativo, che possono favorire ostili rapporti tra i soci e la cooperativa, e vengono messi in luce grazie all’analisi di alcuni casi di studio.
Considerando le debolezze delle cooperative vitivinicole e del settore nel suo complesso, si conclude dando rilievo alle possibili opportunità strategiche da attuare per migliorare la forma cooperativa.