Abstract:
La narrazione ha accompagnato fin dalle origini la vita dell’uomo e continua a farlo anche oggi. Ad un certo punto della sua esistenza l’Homo sapiens ha sviluppato la capacità di costruire e narrare storie e, anche se non sono ancora chiari né il motivo, né le dinamiche, questa nuova facoltà ha avuto un impatto decisivo nella sua evoluzione.
La narrazione, la letteratura e tutte le forme artistiche hanno avuto e hanno una funzione di sopravvivenza: grazie ad esse a quest’unico ominide è stata concessa la possibilità di adattarsi meglio, di superare gli ostacoli ambientali, di dominare tutto il pianeta e di raccontare storie. Questa è la tesi di fondo su cui si basa il Darwinismo letterario, una nuova branca della critica letteraria che cerca di spiegare la narrazione in termini evolutivi.
L’uomo racconta se stesso agli altri attraverso una storia che descrive la sua identità, i suoi valori e i suoi obiettivi. I desideri, gli impulsi e i bisogni fondamentali di quest’ultimo sono anche i temi centrali della letteratura mondiale e sono basati sul ciclo di vita dell’uomo: la sopravvivenza, la crescita, il sesso e l’amore, la famiglia, la società, lo straniero e il nemico, e la vita della mente.
La mia tesi si concentrerà sull'analisi del nuovo dialogo tra letteratura e biologia, sull'apporto delle neuroscienze e su come la narrazione e le arti si siano rivelate necessarie per l’evoluzione dell’Homo sapiens, rappresentando un vantaggio in termini di selezione naturale.