Venezia, il Partito Fascista e la Milizia Volontaria Sicurezza Nazionale (M.V.S.N.)

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dc.contributor.advisor Fincardi, Marco it_IT
dc.contributor.author Zanta, Federico <1968> it_IT
dc.date.accessioned 2019-10-07 it_IT
dc.date.accessioned 2020-05-08T04:22:06Z
dc.date.issued 2019-10-23 it_IT
dc.identifier.uri http://hdl.handle.net/10579/15596
dc.description.abstract Il ventennio del primo Novecento ha introdotto nuovi concetti nell’intendere e fare politica. Ha affermato un neologismo, il fascismo, per il quale è difficile dare una definizione univoca. A distanza di anni è stato usato per definire molteplici aspetti o atteggiamenti, complicando ancora di più il tentativo di circoscriverlo. La complicazione riguarda non solo il fascismo ma tutto ciò che ruotava attorno ad esso. Quindi una possibilità per cercare di uscire da questa difficoltà, perché i materiali e gli studi che lo riguardano sono tantissimi, è di isolare una sua emanazione, come nel caso dell’argomento del presente lavoro ossia la Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale, finora indagata sul piano principalmente militare. Il materiale a disposizione non è molto a causa del mancato versamento, dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, degli archivi da parte di alcune istituzioni dello Stato. L’attività di ricerca ha preso l’avvio dalla descrizione della situazione economica sociale che si è verificata nel primo dopoguerra, in particolare per la città di Venezia e territori limitrofi per analizzare la struttura operativa che si era data la Milizia e le sue diramazioni sul territorio. L’organizzazione del personale inserito nei ranghi della Milizia era costituito da una varietà di condizioni personali: ufficiali fuori quadro, ufficiali in servizio permanente, figure subalterne e temporanee e personale combattente. Molti ex squadristi avevano necessità pratiche di impiego e l’istituzione della Milizia fungeva da cassa di compensazione. Nei primi tempi della sua esistenza non veniva esercitato alcun controllo sulle qualità degli aspiranti militi in quanto una cospicua forza il cui numero bastava a far decadere le intenzioni di opposizione dei competitori politici; solamente a potere consolidato presero avvio delle procedure di espulsione. Compito principale della Milizia era di mantenere sempre acceso il ricordo degli anni che precedettero la sua istituzione. La Milizia si è servita più di ogni altra istituzione o forza armata di un mezzo fino ad allora sconosciuto: la propaganda ed essa stessa costituiva la migliore pubblicità per il fascismo. Il Partito in sostanza aveva bisogno della Milizia non solo a salvaguardia del fascismo da ogni aggressione, come dalla declaratoria della sua istituzione, ma anche perché poteva essere esibita come espressione di forza del partito stesso . Il governo fascista necessitava di visibilità per ricordare alla gente la sua esistenza e potenza. it_IT
dc.language.iso it it_IT
dc.publisher Università Ca' Foscari Venezia it_IT
dc.rights © Federico Zanta, 2019 it_IT
dc.title Venezia, il Partito Fascista e la Milizia Volontaria Sicurezza Nazionale (M.V.S.N.) it_IT
dc.title.alternative Venezia, il Partito Fascista e la Milizia Volontaria Sicurezza Nazionale it_IT
dc.type Master's Degree Thesis it_IT
dc.degree.name Storia it_IT
dc.degree.level Laurea vecchio ordinamento (ante DM 509/99) it_IT
dc.degree.grantor Dipartimento di Studi Umanistici it_IT
dc.description.academicyear 2018/2019, sessione autunnale it_IT
dc.rights.accessrights closedAccess it_IT
dc.thesis.matricno 786086 it_IT
dc.subject.miur M-STO/04 STORIA CONTEMPORANEA it_IT
dc.description.note it_IT
dc.degree.discipline it_IT
dc.contributor.co-advisor it_IT
dc.date.embargoend 10000-01-01
dc.provenance.upload Federico Zanta (786086@stud.unive.it), 2019-10-07 it_IT
dc.provenance.plagiarycheck Marco Fincardi (fincardi@unive.it), 2019-10-21 it_IT


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