Abstract:
Il sistema di welfare in Italia ha subito negli ultimi vent'anni una radicale trasformazione, in parte dovuta al ridimensionamento delle risorse economiche destinate alla protezione sociale, in parte alla riforma delle modalità di programmazione e gestione delle prestazioni.
Al fine di migliorare il funzionamento dei servizi sociali, di realizzare pienamente i principi espressi dalle legge quadro 328/2000 e di riavvicinare le istituzioni alle comunità, la programmazione e l'erogazione dei servizi sono state aperte a nuovi attori del sociale come gli enti del terzo settore.
Questi attori, forti della conoscenza dei territori nei quali operano, hanno favorito la transizione dal vecchio modello di welfare state, al nuovo modello di welfare mix caratterizzato da una co-partecipazione nei processi di implementazione delle politiche sociali (tanto a livello decisionale quanto a livello attuativo), tra le istituzioni territoriali, gli enti del terzo settore e l'insieme degli individui facenti parte delle comunità locali.
In questo nuovo paradigma di welfare, che ha preso la denominazione di welfare community, si vuole ripensare alle modalità di progettazione degli interventi nei territori mettendo al centro la comunità, un soggetto ricco di potenzialità e capace, tramite l'aiuto del terzo settore e la supervisione dei servizi sociali, di trovare al proprio interno le risorse per fronteggiare i problemi.