Abstract:
Dall’inizio del ventesimo secolo numerosi intellettuali e scrittori cinesi guardano all’estero con un rinnovato interesse soprattutto verso il Giappone e poi l’Europa. In questo contesto l’Italia, essendo percepita dai cinesi come la culla della classicità e delle tradizioni più antiche, viene praticata perlopiù come meta di viaggi turistici e o di piacere rispetto ad altre destinazioni d’Europa (Francia, Germania) che erano mete scelte come approfondimenti della cultura occidentale moderna, volta al progresso scientifico, tecnologico e culturale-filosofico. In questo panorama è interessante prendere in considerazione lo scrittore cinese Zhu Ziqing, famoso poeta all’inizio del Movimento del Quattro Maggio e membro della Società di Ricerca Letteraria. Quest’autore oltre all’interesse primario per la poesia, si dedicò anche alla redazione di saggi e di testi o diari relativi ai suoi viaggi. Nel suo testo Ouyouzaji 欧游杂记 (Diario di viaggio in Europa) descrive le sue esperienze in giro per l’Europa. Nello specifico ha viaggiato anche in Italia e ha visitato le città di Venezia, Firenze, Pompei e Roma. In questa tesi, partendo dalle considerazioni generali dei cinesi che hanno viaggiato in Europa, mi concentrerò sull’autore Zhu Ziqing ed in particolare analizzerò il suo testo Ouyouzaji 欧游杂记 (Diario di viaggio in Europa) cercando di evidenziare e di far emergere l’immaginario, l’idea e la percezione dell’Europa e soprattutto dell’Italia che l’autore attraverso la sua produzione letteraria trasmetteva ai suoi lettori cinesi.