Abstract:
Questo progetto di tesi ha lo scopo di analizzare come la figura e l’opera di Vasilij Kandinskij sono state accolte e recepite in Italia, sia a livello espositivo – cercando quindi di capire non solo e non tanto il graduale mutamento di gusto da parte del grande pubblico italiano quanto, piuttosto, come la personalità e la pittura dell’artista russo (o russo-tedesco) sono state raccontate –, che editoriale.
Seguendo un percorso cronologicamente ordinato, l’elaborato si apre proprio con la prima personale di Kandinskij in Italia e con le vicende attorno alla pubblicazione della prima traduzione in italiano di Uber das Geistige in der Kunst. Verrà poi verificato il rapporto di Kandinskij con l’astrattismo degli anni Trenta e Quaranta, attraverso il confronto della pittura del maestro russo e dei suoi presupposti con quella dei maggiori astrattisti italiani dei due decenni. Nei capitoli successivi si parlerà delle retrospettive di Kandinskij organizzate dagli anni Cinquanta ad oggi. Ad una descrizione della mostra trattata seguirà, attraverso l’analisi dei testi di presentazione e di articoli usciti su testate nazionali, un’indagine sulla critica che ne scaturisce, il tutto dando conto del momento storico in cui tali interventi si inseriscono.