Abstract:
I fenomeni successori rilevano in diritto tributario qualora fatti fiscalmente rilevanti attengano a soggetti i quali vengono meno con conseguenze nel rapporto tra essi e l’amministrazione finanziaria, ovvero quando si verificano “fattispecie imponibili manifestatesi nei confronti del de cuius e trasferite sull’erede per effetto della successione”. In generale, la successione nel debito, compreso quello di natura tributaria, può avvenire mortis causa, a seguito del decesso del debitore (o all’estinzione di una persona giuridica), oppure inter vivos. Un debito può essere trasferito inter vivos isolatamente, oppure all’interno di un insieme di rapporti. La successione isolata del debito, o per meglio dire un effetto ad essa similare, può essere ottenuto mediante gli istituti della delegazione, dell’espromissione e dell’accollo. Tra essi quello che trova applicazione in materia tributaria è l’accollo, il quale assume in questo ramo del diritto una propria connotazione e dà luogo ad uno specifico fenomeno: l’accollo del debito d’imposta. La trasmissione del debito congiuntamente ad altri rapporti si riscontra nelle operazioni straordinarie. Sarà infine trattata la situazione in cui interviene un’operazione di questo tipo in presenza di debiti tributari, per capire chi è chiamato a rispondere di questi ultimi. Verranno considerate a tal fine le seguenti operazioni straordinarie: la fusione, la scissione, la trasformazione societaria, la cessione d’azienda, il conferimento d’azienda e l’affitto d’azienda.