Abstract:
Nel contesto economico attuale i cambiamenti sono caratterizzati da una velocità mai registrata prima, e l’innovazione ne è il motore. Come riportato da Gartner, tra le tendenze in fatto di tecnologie strategiche, l’Intelligenza Artificiale ricopre la prima posizione.
Con Intelligenza Artificiale viene intesa la capacità data ai calcolatori di compiere attività considerate solitamente di pertinenza umana.
Si trova anche tra le tendenze individuate da LinkedIn nel recruiting, mettendo a disposizione sistemi predittivi, strumenti di analisi della mimica facciale, del tono di voce, robot-recruiter, chatbot, algoritmi ecc.
Nella “battaglia” dei talenti dove le aziende cercano di conoscere al meglio le caratteristiche dei candidati in fase di selezione, e di offrire ad esse un'esperienza di candidatura positiva, l’IA promette di rendere più efficiente la gestione del volume di dati e di aumentare le capacità umane.
L’intenzione non è quella di sostituire il selezionatore, ma di lasciare ad esso i compiti a maggior valore aggiunto.
Ulteriore aspetto coinvolto è la gestione dei bias tipici della selezione, che i sistemi di recruiting AI-enhanced promettono di eliminare, ma che d’altro canto rischiano di venire rafforzati dalla programmazione.
Per portare l’elaborato su un piano pratico, anche se le applicazioni sono recenti, vengono esposti dei casi aziendali di implementazione di modelli e sistemi di Intelligenza Artificiale a determinate fasi di ricerca e selezione.
In conclusione vengono riportate delle considerazioni sull’effettiva efficacia riscontrata, le potenzialità e criticità, e l’eventuale scalabilità di tale tendenza tecnologica nel campo del recruiting.