Abstract:
La tecnologia, in particolare quella informatica, ha sostanzialmente cambiato le modalità di fruizione e produzione dei contenuti, rivoluzionando le dinamiche sociali, e nello specifico quelle culturali, che si stanno muovendo verso una maggiore disintermediazione.
Il settore museale non ha assorbito in pieno queste novità, avvertendo difficoltà nel mettere in atto nuove modalità comunicative e strategie di audience engangement e development focalizzate, che renderebbero la fruizione culturale maggiormente partecipata e coinvolgente anche per nuovi tipi di pubblico.
I siti web dei musei italiani infatti risultano poco accessibili e scarsamente comunicativi, l'utilizzo dei social network è ancora limitato e le modalità di fruizione delle collezioni museali rimangono poco aggiornate e spesso pensate per pubblici culturalmente già formati: l'applicazione delle nuove tecnologie comunicative permetterebbe una fruizione più coinvolgente, partecipata e “democratica”.
La tesi si pone perciò l'obiettivo di dimostrare come una maggiore attenzione a questa rivoluzione digitale possa aiutare a rendere il patrimonio culturale più comunicativo ed accessibile ad un più vasto bacino di utenti, realizzando efficacemente gli obiettivi educativi e di diffusione culturale propri delle istituzioni museali.
Dopo aver analizzato la situazione attuale dei musei italiani e delineato in quali modi le nuove tecnologie digitali possono essere implementate all'interno delle strategie museali, si prenderanno in analisi, nel terzo capitolo, i cosiddetti “musei virtuali”, termine che raccoglie in sé diverse realtà, dalle gallerie online ai musei multimediali. Verranno quindi presentati dei casi studio particolarmente significativi, esempi virtuosi di applicazione delle nuove tecnologie presenti sul mercato.