Abstract:
La direttiva MiFID 2 (Direttiva 2014/65/UE) è stata concepita con l’intento di aumentare la trasparenza a favore della tutela del cliente, ma resta da verificare se un’eccessiva quantità di informazioni tecniche possano generare nel cliente un sovraccarico informativo disorientante e quindi indurlo a prendere decisioni che potrebbero rivelarsi diverse dalla “best choice”. In questo scenario il consulente finanziario potrebbe svolgere un ulteriore ruolo di mediazione, non sono nelle scelte di investimento ma anche nella comprensione dell’informazione, aiutando il cliente a comprendere e chiarire ogni singolo aspetto che la nuova normativa ha introdotto.
Questo elaborato vuole analizzare se il consulente finanziario possa giocare un ruolo nella riduzione dell’effetto di overload, ponendo il cliente nella condizione di valutare, selezionare e appropriarsi delle informazioni che gli permetteranno di prendere la decisione migliore possibile. A tal fine viene introdotta un’analisi della letteratura relativa ai ruoli della consulenza finanziaria e un’analisi sperimentale per esplorare se e come i nuovi requisiti normativi possano espandere il perimetro di azione del consulente anche ad un efficace trasferimento informativo.