Abstract:
Questo lavoro di ricerca ha come oggetto l’analisi della comunità marocchina in Italia e lo studio del caso del centro culturale islamico di Follina nel più ampio contesto dell’associazionismo religioso marocchino della Marca trevigiana. La tesi che qui di seguito esporrò consta per la precisione di quattro capitoli, stilati secondo un ordine ed una successione che vogliono idealmente essere logico-temporali e causali. Nella fattispecie nel primo capitolo verrà analizzata la storia dell’immigrazione marocchina e le successive fasi che ne hanno scandito l’evoluzione, senza esimerci in tal senso dal fare anche una breve riesamina del quadro legislativo italiano in materia di diritto dell’immigrazione. Verranno poi analizzate le peculiarità socio-demografiche della comunità marocchina residente e, seppur in maniera più sintetica, le congiunture storico-politiche che prima incentiveranno e poi imprimeranno una decisa accelerata al fenomeno migratorio marocchino in Italia dagli anni’80 in poi. Sempre nel primo capitolo si tratterà brevemente del quadro socio-economico marocchino anche alla luce dei rapporti economico-politici che il paese intrattiene con gli stati europei e si analizzerà poi il caso di due città assurte emblematicamente a simbolo dell’immigrazione e della diaspora marocchina in Italia, ovvero Khouribga e Fkih Ben Salah. Lungi però dal redigere un lavoro di ricerca eccessivamente tediante seguirà poi una parte a carattere più spiccatamente antropologico culturale sul rapporto tra musica folklorica marocchina ed il fenomeno migratorio e sul modo in cui la darija marocchina abbia elaborato un proprio patrimonio lessicale della cultura dell’esilio. Il secondo capitolo, più tecnicamente connotato, si prefigge invece di discutere le caratteristiche socio-economiche della comunità in esame attraverso l’analisi di indicatori come i tassi di occupazione nei vari settori produttivi ed il grado di scolarizzazione. A tale scopo mi avvarrò dei dati più aggiornati in merito, ovvero quelli forniti dall’Inail, dall’Istat e dal Ministero degli Esteri e della cooperazione marocchino. Una parte specifica verrà poi dedicata all’analisi dei trend socio-demografici più recentemente espressi dalla comunità di nostro interesse, come la sempre maggior rilevanza numerica nel mondo accademico, il fenomeno delle unioni miste, quello della migrazione di ritorno. Oggetto della terza parte sarà poi l’analisi della situazione dei luoghi di culto islamici in Italia, dei rapporti tra Islam e stato italiano e delle criticità e delle sfide che la presenza della religione islamica nel belpaese tradotta nelle sue realtà associative comporta sia a livello di rapporti istituzionali che di generale percezione sociale della comunità musulmana in suolo italico. A tale scopo sarà fatta una generale panoramica sullo stato dell’associazionismo islamico in Italia, dedicando particolare attenzione alle realtà associative marocchine sia a livello nazionale, che a livello della Marca trevigiana, ovvero locale, e ci si avvarrà in tal senso del gentile contributo prestato dalle figure chiave dei direttivi dell’associazionismo religioso e laico marocchino nell’alta trevigiana. La quarta e ultima parte che si configura idealmente come la logica chiusa anche a livello geografico-cronologico del lavoro di ricerca, avrà come scopo la trattazione quanto più esaustiva possibile dello stato della comunità marocchina veneta, dettagliandone le caratteristiche socio-demografiche ed occupazionali. Infine la seconda parte dell’ultimo capitolo sarà dedicata alla situazione più specificamente di Follina che è anche il luogo che mi ha dato i natali, tramite l’analisi dei trend demografici espressi dalla comunità marocchina residente negli ultimi 15 anni e lo studio del centro culturale islamico ivi presente.