Abstract:
La tesi di laurea delinea le vicende delle comunità padovane della congregazione delle Suore Operaie della Santa Casa di Nazareth, fondata a Brescia alla fine del XIX secolo dal sacerdote Arcangelo Tadini, dal 1969 (anno di apertura della prima) ad oggi.
La particolarità di questa congregazione consiste nello svolgere la propria opera sui luoghi di lavoro, originariamente in fabbrica – da cui l’aggettivo “operaie” nel nome della stessa – e avendo come destinatarie le donne. Si tratta di una caratteristica piuttosto insolita per un ordine religioso, considerando anche che la Chiesa cattolica, specialmente quella di fine Ottocento e inizio-metà Novecento, reputava più opportuni per il genere femminile i ruoli di sposa e madre.
Per la ricostruzione della storia delle comunità del padovano ci si è serviti di fonti scritte e orali. Le prime sono conservate negli archivi di Casa Madre e Casa Generalizia, situate rispettivamente a Botticino Sera (BS) e nel quartiere bresciano di Sanpolino, e consistono in documenti burocratici (per esempio convenzioni lavorative), scambi epistolari (talvolta lacunosi), pagine di diario, articoli del periodico dell’ordine «Lavoro e vita», testimonianze di una suora operaia attiva a Padova tra il 1972 e il 1987 e ora in Burundi. Le seconde sono state raccolte nei mesi di febbraio, marzo e aprile 2019: si tratta di interviste a cinque suore di età differenti che per diverse ragioni sono legate a Padova.