Abstract:
La tesi si pone l'obiettivo di indagare l'incidenza della cultura, in senso ampio, nel processo di Sviluppo Sostenibile, a partire da un excursus storico che analizza l'emergere del concetto in ambito internazionale e sovranazionale, sottolineando il fatto che, fino al nuovo millennio, tale concetto veniva prevalentemente impiegato per impedire il costante deterioramento dell'ambientale, relegando l'aspetto culturale a fattore relativamente incidente nelle dinamiche dello sviluppo sostenibile. Solo in tempi estremamente recenti la Comunità Internazionale ha riconosciuto alla cultura un ruolo chiave nello sviluppo sostenibile, quale elemento fondamentale per l'individuazione delle sfide attuali per il progresso e della loro soluzione. Alla luce dei principi emersi in ambito internazionale e sovranazionale, la ricerca sposta il focus sul territorio nazionale e sulle modalità di recepimento dei principi sopra descritti, identificando specifici riferimenti normativi e analizzando eventuali criticità. In ultima istanza si intende evidenziare la presenza buone pratiche che mostrino effettivamente la traduzione dei principi teorici in azioni concrete capaci di coinvolgere la collettività e segnare quel cambio di passo, a livello globale, indispensabile per un reale avvicinamento agli obiettivi di sostenibilità prefissati. Tra le esperienze positive verrà menzionato il contributo del World Bank Inspection Panel nella tutela dei diritti umani a partire dalle esigenze rilevate dalle comunità locali.
In questo modo si arriva quindi a dimostrare che la sostenibilità, essendo una scelta, dipende profondamente dagli individui, dalla loro conoscenza dei processi e dalla consapevolezza delle conseguenze, in altri termini dalla loro cultura. Per tale motivo la cultura riveste un ruolo fondamentale nel percorso per lo sviluppo sostenibile perché essa si configura contemporaneamente come agente del processo e come obiettivo da raggiungere.