Metafora e verità Riflessioni sulla valenza ontologica del dire metaforico

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dc.contributor.advisor Pagani, Paolo it_IT
dc.contributor.author Gallo, Margherita <1985> it_IT
dc.date.accessioned 2019-06-20 it_IT
dc.date.accessioned 2019-11-20T07:06:59Z
dc.date.issued 2019-07-10 it_IT
dc.identifier.uri http://hdl.handle.net/10579/15056
dc.description.abstract La metafora è una figura del linguaggio che consiste nel descrivere un oggetto mediante le caratteristiche di un secondo oggetto sostanzialmente differente. Aristotele ne da una definizione precisa nella sua Poetica: «Metafora è l’imposizione di una parola estranea, o da genere a specie, o da specie a genere, o da specie a specie o per analogia». . Paul Ricoeur, nel primo degli otto studi contenuti nel suo lavoro intitolato La metafora viva e pubblicato nel 1975, vede in questa definizione aristotelica il nucleo della concezione occidentale della metafora: un gioco linguistico che si situa a livello della parola. Per Ricoeur, questa lettura limita la potenza della metafora e ne segna il declino che la porta ad essere considerata come una denominazione deviante, un utilizzo di termini impropri che si allontana dalla verità oggettiva, poiché fondata sull’inesattezza. La metafora, nel senso comune, è infatti intesa come una figura retorica, particolarmente utilizzata in ambito poetico e letterario, che ha quindi una funzione quasi esclusivamente esornativa. Lakoff e Johnson, nel loro lavoro, pubblicato nel 1980 e intitolato Metafora e vita quotidiana, propongono una teoria della metafora in netta contrapposizione con la concezione comune. A loro avviso, la metafora sta alla base del sistema cognitivo umano; è un elemento fondamentale, anche se non l’unico, del nostro modo di organizzare i concetti e la conoscenza, oltre che di esprimerci e agire. Secondo i nostri autori, la metafora è uno strumento parziale capace di esprimere verità, anch’esse parziali, e comprensibili in relazione alle categorie utilizzate dal soggetto che pensa, si esprime e agisce metaforicamente. La tesi intende indagare criticamente quest'ultima asserzione, avvalendosi dei contributi di alcuni autori tra cui, il già citato Ricoeur, Max Black, Hans Blumenberg e Virgilio Melchiorre. it_IT
dc.language.iso it it_IT
dc.publisher Università Ca' Foscari Venezia it_IT
dc.rights © Margherita Gallo, 2019 it_IT
dc.title Metafora e verità Riflessioni sulla valenza ontologica del dire metaforico it_IT
dc.title.alternative Metafora e verità. Riflessioni sulla valenza ontologica del dire metaforico. it_IT
dc.type Master's Degree Thesis it_IT
dc.degree.name Scienze filosofiche it_IT
dc.degree.level Laurea magistrale it_IT
dc.degree.grantor Dipartimento di Filosofia e Beni Culturali it_IT
dc.description.academicyear 2018/2019_sessione_estiva it_IT
dc.rights.accessrights closedAccess it_IT
dc.thesis.matricno 810024 it_IT
dc.subject.miur M-FIL/05 FILOSOFIA E TEORIA DEI LINGUAGGI it_IT
dc.description.note it_IT
dc.degree.discipline it_IT
dc.contributor.co-advisor it_IT
dc.date.embargoend 10000-01-01
dc.provenance.upload Margherita Gallo (810024@stud.unive.it), 2019-06-20 it_IT
dc.provenance.plagiarycheck Paolo Pagani (pagani.p@unive.it), 2019-07-08 it_IT


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