Abstract:
L’elaborato si ripropone di discutere su quale sarà il futuro del lavoratore straniero in Giappone. Alla luce delle politiche adottate dal Governo Abe negli anni recenti, intendo ripercorrere gli sviluppi delle "politiche d'immigrazione" insieme alla situazione del lavoratore straniero in territorio giapponese negli ultimi quarant’anni. Dalla seconda metà del 1980, il mercato del lavoro inizia a dipendere strutturalmente dal lavoro proveniente dall’estero, in particolare dalla manodopera con scarse abilità o qualifiche. La legislazione e le diverse “politiche d’immigrazione” sono state tuttavia storicamente piuttosto restrittive. Hanno favorito l’ingresso al lavoro straniero altamente o semplicemente qualificato, mantenendo invece intatto il principio di “non-immigrazione” secondo cui l’accesso alla manodopera non dotata di particolari abilità o qualifiche sarebbe de jure negato. Cozzando con questo principio, la necessità economica ha generato una situazione paradossale per cui la realtà del lavoratore straniero in Giappone è data de facto da personale non in possesso di particolari specializzazioni. A questo, si aggiunga che dal 2013 il mercato del lavoro giapponese è investito da una congiuntura di scarsità di forza lavoro che, insieme al calo demografico, sembra accentuare in misura sempre maggiore la subordinazione del mercato a questa categoria di lavoratori. Seppur il Premier Abe Shinzō si rifiuti ancor tutt’oggi di definirle “politiche d’immigrazione”, le misure adottate e le proposte in attesa di applicazione sembrano ridisegnare l’idea di un Giappone più aperto, anche per i lavoratori stranieri non o scarsamente qualificati. L’elaborato si divide in tre sezioni. Il primo capitolo consiste di una panoramica sugli sviluppi dell’economia giapponese e sulle congiunture del mercato dal secondo dopoguerra fino al secondo decennio perduto. Il secondo capitolo verte sulla questione della dipendenza strutturale del mercato dai lavoratori stranieri e sulle “politiche d’immigrazione” dal 1980 al 2012. Nel terzo capitolo, offrirò una panoramica sugli sviluppi recenti. Evidenziando i limiti e i punti a favore all’apertura del Paese al lavoro dall’estero, cercherò di analizzare se il Giappone possa dirsi sulla via di una graduale apertura.