Abstract:
Il 3 Settembre 1939 la Gran Bretagna dichiarava guerra alla Germania nazista di Hitler. Iniziava così la Seconda Guerra Mondiale. Una guerra che coinvolse tutto e tutti anche il settore artistico-museale dei paesi Europei interessati dalle operazioni belliche. Memori di quanto era accaduto durante la Prima Guerra Mondiale, il Governo Inglese e i direttori dei musei, delle gallerie e delle biblioteche nazionali delinearono le linee guida per salvare i tesori che formavano il patrimonio artistico della nazione fin dal Novembre 1933. Una data precoce che permise alle realtà museali inglesi di preparare per tempo l'evacuazione delle opere d'arte più preziose in luoghi che avrebbero garantito loro protezione soprattutto dai bombardamenti aerei. Il British Museum, custode di una delle più importanti collezioni artistiche al mondo, affidò la preparazione del piano generale di evacuazione all'allora Keeper del Greek and Roman Department Sir John Forsdyke. Grazie al suo meticoloso lavoro quando la situazione politica internazionale precipitò, il Museo non si trovò impreparato e fu in grado di mettere al sicuro le sue collezioni. Non fu un'evacuazione totale, impossibile da effettuare data l'enorme quantità di oggetti posseduti, ma selettiva. Evacuare la collezione del Greek and Roman Department non fu un lavoro semplice essendo questa composta da migliaia di reperti di tutte le forme, pesi e materiali, e si dovette anche scegliere quali oggetti dovevano assolutamente lasciare il British. Servirono solo alcuni giorni per spostare i pezzi più importanti nei vari rifugi, ma il loro ritorno alla fine della Guerra richiese anni anche a causa dei gravi danni subiti dal Museo e dal Department duranti i bombardamenti del famoso Blitz.