Abstract:
A partire dal 2016, nuove leggi e regolamenti sono entrate in vigore con lo scopo di definire le regole del terzo settore cinese, suscitando un dibattito sulla loro efficacia e sul loro scopo ultimo. Molti critici dubitano dei benefici che queste nuove leggi avranno sulla società civile cinese, perché paiono più incentrate sul controllo (a volte perfino sulla repressione) delle operazioni e delle donazioni di fondazioni e organizzazioni sia domestiche sia straniere nel paese. In contrasto, lo sforzo del governo nel rafforzamento dello stato di diritto e nel miglioramento della propria capacità normativa per quanto riguarda le organizzazioni non-profit potrebbe realmente avere effetti positivi sullo sviluppo delle organizzazioni sociali. Queste ultime, che hanno cominciato a crescere in numero e in portata alla fine degli anni Ottanta, hanno visto il loro sviluppo in uno stato di transizione.
Il cambiamento avvenuto con la fine dell’economia pianificata ha lasciato dietro di sé una popolazione con un numero crescente di bisogni che non potevano più essere soddisfatti dallo stato. Nonostante le organizzazioni non-profit siano state incoraggiate a farsi carico dei servizi sociali, il governo si è dimostrato reticente nel lasciar loro lo spazio di cui necessiterebbero.
Nel primo capitolo, tramite un’analisi della storia delle organizzazioni non-profit cinesi e dei relativi regolamenti ha l’obiettivo di fornire le conoscenze necessarie per la comprensione dell’associazionismo sociale in Cina. Le modifiche nella legislazione sono state messe in relazione a particolari eventi e politiche di partito, e sono state discusse le principali limitazioni e problematiche insite nelle normative.
Nel secondo capitolo, studi cinesi e stranieri e dati provenienti da fonti ufficiali sono stati messi insieme e presentati con lo scopo di fornire una panoramica della situazione della società civile in Cina, con una concentrazione particolare su organizzazioni domestiche registrate, organizzazioni straniere registrate, organizzazioni domestiche non registrate e donazioni. Sono state incontrate principalmente due difficoltà: la complessità intrinseca del terzo settore cinese e le sue varie forme, che spesso rimangono non ufficiali e sconosciute, e l’ancora scarso numero di studi relativi alle ONG cinesi.
Nel terso capitolo, i dati presentati nel capitolo precedente sono stati messi in relazione con il contesto storico e normativo in modo da identificare andamenti sia prevedibili sia inattesi e da far sorgere nuove domande sullo sviluppo futuro della società civile cinese.