Abstract:
I musei d’arte conservano il nostro patrimonio culturale e lo esprimono tramite oggetti ed immagini, spesso molto forti e ricchi di significato ma che raramente vengono letti in chiave diversa da quella storico-artistica. L’importanza nell’arte di questi oggetti non verrà mai messa in discussione, ma al contempo questi ultimi possono racchiudere sfumature ed interpretazioni innovative o di diversa natura, che scaturiscono sensazioni differenti a seconda dell’identità di chi osserva. Perché se mutano le nostre culture e i valori che formano la nostra società, le grandi collezioni come quelle europee non devono dare l’impressione di essere strumento di esclusione culturale, religiosa o linguistica, per un pubblico sempre più multiculturale.
Per questo motivo ho scelto come soggetto della mia ricerca i musei d’arte che hanno deciso di intervenire sulla questione delle migrazioni in Europa, facendosi agenti d’inclusione sociale per i migranti. In particolare, sono approfonditi i casi studio di tre musei europei che hanno lavorato a stretto contatto con residenti di origine straniera e hanno interpretato nel miglior modo i concetti di partecipazione, rappresentazione ed accesso alla cultura per una società inclusiva.