dc.contributor.advisor |
Petrungaro, Stefano |
it_IT |
dc.contributor.author |
Garbin, Giorgia <1993> |
it_IT |
dc.date.accessioned |
2019-02-15 |
it_IT |
dc.date.accessioned |
2019-06-11T08:42:04Z |
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dc.date.available |
2019-06-11T08:42:04Z |
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dc.date.issued |
2019-03-25 |
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dc.identifier.uri |
http://hdl.handle.net/10579/14407 |
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dc.description.abstract |
Il tema della tesi in oggetto è il fenomeno delle šaraški (in russo шарашки), ossia dei laboratori di ricerca segreti dove, a partire dagli anni ’30 e fino alla morte di Stalin, tecnici, scienziati, progettisti e studiosi, che erano stati condannati a scontare una pena nei campi di lavoro, venivano trasferiti per lavorare insieme alla creazione di nuove armi belliche e allo sviluppo di tecnologie all’avanguardia in Unione Sovietica.
Questa tesi intende offrire al lettore una panoramica introduttiva della storia del Gulag dalle origini fino all’epoca del Grande Terrore, assieme ad un quadro generale sulle condizioni di vita e lavoro dei prigionieri nei campi, ma soprattutto è intenzionata a proporre una ricostruzione storica del fenomeno delle šaraški, fornendo un inquadramento storico-politico della loro istituzione, partendo da un iniziale periodo di rodaggio nei primi anni ’30 fino ad arrivare al momento di massimo sviluppo durante le Grandi Purghe e il periodo bellico, per poi concludere brevemente con la loro liquidazione. Si prosegue poi analizzando le condizioni di vita e lavoro in questi “uffici tecnici speciali”, in un arco di tempo che va dalla fine degli anni ’30 alla fine del secondo conflitto mondiale, per sottolineare la loro unicità nel contesto del sistema di repressione staliniano.
Questa tematica, poco studiata per carenza di fonti dirette e documentazioni, ma soprattutto per l’impossibilità di accedere ai documenti ufficiali governativi fino al 1992, è molto importante perché esula da ciò che sappiamo sul sistema del Gulag, visto soltanto come un insieme di campi di lavoro e concentramento, ed intende dimostrare, delineando in maniera più marcata il disegno della società sovietica, come questo organismo concentrazionario fosse molto più variegato di quanto si sia pensato fino a questo momento. |
it_IT |
dc.language.iso |
it |
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dc.publisher |
Università Ca' Foscari Venezia |
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dc.rights |
© Giorgia Garbin, 2019 |
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dc.title |
Il purgatorio del Gulag.
Il fenomeno della šaraška come “zona grigia” del sistema concentrazionario sovietico |
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dc.title.alternative |
Il purgatorio del Gulag. Il fenomeno della šaraška come "zona grigia" del sistema concentrazionario sovietico |
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dc.type |
Master's Degree Thesis |
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dc.degree.name |
Lingue e letterature europee, americane e postcoloniali |
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dc.degree.level |
Laurea magistrale |
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dc.degree.grantor |
Dipartimento di Studi Linguistici e Culturali Comparati |
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dc.description.academicyear |
2017/2018, sessione straordinaria |
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dc.rights.accessrights |
openAccess |
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dc.thesis.matricno |
841859 |
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dc.subject.miur |
L-LIN/21 SLAVISTICA |
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dc.description.note |
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dc.degree.discipline |
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dc.contributor.co-advisor |
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dc.subject.language |
RUSSO |
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dc.date.embargoend |
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dc.provenance.upload |
Giorgia Garbin (841859@stud.unive.it), 2019-02-15 |
it_IT |
dc.provenance.plagiarycheck |
Stefano Petrungaro (stefano.petrungaro@unive.it), 2019-03-04 |
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