Abstract:
L’elaborato di studio ha lo scopo di analizzare la situazione del patrimonio culturale del Libano durante la guerra civile negli anni 1975-1990, in particolare la collezione dei reperti archeologici custoditi nel Museo Nazionale di Beirut e il ruolo di quest’ultimo durante e dopo il conflitto, soprattutto nel processo di riconciliazione con il passato. Si intraprenderà questo percorso trattando nel Primo Capitolo quelle che sono le fonti giuridiche, ovvero dapprima tutti gli strumenti giuridici (a carattere universale e non), che concorrono alla protezione del patrimonio culturale in caso di conflitto armato, ma anche strumenti applicabili in situazione di pace, per poi proseguire analizzando la normativa libanese relativa alla tutela dei beni culturali. Nel Secondo Capitolo vengono affrontati, con una breve analisi, i principali strumenti giuridici a carattere internazionale applicabili in tale delicata situazione, ovvero la Convenzione dell’Aja del 1954, il suo Secondo Protocollo del 1999 e la Convenzione di Parigi del 1970, interrogandosi sull’esistenza di norme consuetudinarie in materia di protezione e restituzione di beni culturali e sugli aspetti positivi e negativi che da essi emergono. Il capitolo prosegue poi con un’attenta ricostruzione dell’evoluzione della legislazione sulla tutela del patrimonio culturale libanese. Inoltre, sempre nel Secondo Capitolo viene svolta una analisi della protezione tecnica delle istituzioni che custodiscono il patrimonio culturale durante conflitti armati, i relativi rischi e la adeguata preparazione ad affrontare le situazioni di eventi bellici. Il Terzo Capitolo, infine, affronta la questione della salvaguardia del patrimonio culturale in Libano durante la guerra civile con particolare riguardo al Museo Nazionale di Beirut.